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Putin

Putin punisce i russi che non combattono

Pubblicato il 24 Settembre, 2022

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un pacchetto di emendamenti al codice penale relativo al servizio militare.

La diserzione o la mancata comparizione alla leva è punita con la reclusione da cinque a dieci anni.

Coloro che si arrendono volontariamente al nemico dovranno affrontare una pena detentiva fino a dieci anni. Inoltre, 15 anni di detenzione sono previsti per la diserzione durante la mobilitazione o la legge marziale, riporta la Tass. 

Putin ha anche firmato una legge che facilita l’accesso alla nazionalità russa per i cittadini stranieri che servono nell’esercito russo.

Mosca, inoltre, ha annunciato la sostituzione del suo massimo responsabile della logistica: il generale dell’esercito Dmitry Bulgakov è stato sollevato dalle sue funzioni di viceministro della Difesa e sostituito dal generale Mikhail Mizintsev.

Lo ha dichiarato il Ministro della Difesa russo citato dall’agenzia di stampa statale Interfax.

Mizintsev sarà “responsabile delle forniture materiali e tecniche delle forze armate”, mentre la Russia è nel pieno della campagna di mobilitazione.

“Bulgakov – spiega una nota – è stato trasferito a un nuovo incarico”.

I media ucraini hanno commentato la nomina sottolineando che il generale Mikhail Mizintsev è stato soprannominato “Il macellaio di Mariupol” per gli attacchi devastanti contro la città ucraina e il comportamento brutale contro la popolazione civile durante l’assedio.

Mizintsev nei mesi scorsi è stato colpito dalle sanzioni occidentali. Il generale che ha sostituito Dmitry Bulgakov ha guidato anche l’operazione russa in Siria.

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Mikhail Mizintsev

Intanto, Joe Biden ha assicurato che gli Stati Uniti e i suoi alleati imporranno nuove sanzioni economiche “rapide e severe alla Russia” se annetterà territori in Ucraina, nel quadro dei referendum per cui si continua a votare nelle zone occupate fino al 27 settembre.

“I referendum russi sono una farsa, un falso pretesto per tentare di annettere con la forza parti dell’Ucraina”, ha ribadito il presidente americano

In precedenza, in una dichiarazione congiunta, i Paesi del G7 avevano invitato “tutti i Paesi a respingere inequivocabilmente questi referendum fittizi”, “simulacri” che “non hanno né effetti né legittimità”.

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