Il Comitato Vulcania: “rimozione ferma da anni, nell’indifferenza dell’Amministrazione Municipio e Comunale”.
Una delegazione del Comitato Cittadino Vulcania, organismo di rappresentanza dell’omonimo quartiere, a seguito delle tantissime segnalazioni ricevute e dai sopralluoghi eseguiti, ridocumenta dopo un anno per l’ennesima volta, il triste fenomeno dell’abbandono dei veicoli a due ruote sul suolo cittadino. Tale fenomeno costituisce da sempre un dannoso problema per l’Amministrazione comunale e contribuisce a creare un senso di degrado, allarme sociale e disagio tra i cittadini del quartiere.
Il Comitato sollecita gli organi di competenza a programmare interventi di rimozione tempestiva dei mezzi abbandonati per ragioni di sicurezza, di salute pubblica, oltre che per evidenti motivazioni legate alla viabilità e decoro del quartiere. Ciclomotori abbandonati da mesi/anni e diventati un immondezzaio a cielo aperto, a due passi dalle case. Una sommatoria deprecabile di degrado ed insicurezza. Senza considerare che, la mancata rimozione, determina la sottrazione di tantissimi posti per relativi ciclomotori.
È l’ennesima denuncia da parte del Comitato: “Abbiamo sollecitato il Comune e la Polizia municipale – dicono oggi i residenti del quartiere – ma al momento nessuno ha preso in considerazione le nostre segnalazioni. Ma gli agenti della polizia municipale – fanno notare i residenti – potrebbero contattare i proprietari, visto che alcune moto sono ancora munite di targa e intimare loro di rimuoverle e ripulire la zona, diventata nel corso degli anni un ricettacolo di sporcizia e meta di ladruncoli che, pian piano, stanno smantellando i veicoli. Non è certo un bel vedere”.
Interviene il presidente del Comitato, Angela Cerri, “Secondo il Decreto Ministeriale 460/99 un mezzo si considera abbandonato su area pubblica se manca di parti essenziali, o è in stato di degrado o è privo di elementi identificativi. Se una di queste condizioni è presente il mezzo si considera abbandonato. In assenza di elementi identificativi il mezzo è dichiarato Rifiuto Speciale. I mezzi a due ruote sono stati trovati durante la consueta attività di monitoraggio svolta dal nostro comitato e grazie anche alle tantissime segnalazioni dei cittadini del quartiere Borgo-Sanzio, ai quali va il nostro sentito ringraziamento per la collaborazione e cittadinanza attiva.
Le moto più vecchie sono state aggredite dalla ruggine e ridotte a ferraglia da rottamare. I modelli più recenti, spesso abbandonati da chi in tempi di crisi non può più permettersi di pagare l’assicurazione o le riparazioni di un meccanico, sono stati cannibalizzati. Le foto documentate, recenti, mostrano l’abbandono e il degrado in diverse vie del quartiere (Padova, Empedocle, Dalmazia, R. Settimo, Via Etnea, Firenze, G. D’Annunzio, Orto Limoni, V. Veneto, Milano, C. delle Province, R. S. Secondo e tante altre vie). Bisogna intervenire per ridare dignità e decoro al quartiere della città. Ora speriamo che chi di dovere faccia qualcosa e risolva questa situazione indecorosa”.
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