Quirinale, ancora burle e suggestioni: trionfano le schede bianche

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Nino Frassica Presidente della Repubblica. Anche nella seconda giornata delle votazioni per eleggere il successo di Sergio Mattarella al Quirinale, la maggior parte dei grandi elettori hanno preferito la burla o nomi senza alcuna speranza di successo. Nulla di fatto anche oggi, quindi. Così come ieri, non è stato raggiunto il quorum, visto che hanno hanno predominato le schede bianche.

Oltra al comico messinese, durante lo spoglio il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, ha letto i nomi di personaggi così come il conduttore de La Zanzara, Giuseppe Cruciani, e il presentatore di Non E’ L’Arena, Massimo Giletti. Alle improbabili preferenze si sono aggiunte anche quelle del cantante Enrico Ruggeri, dell’ex senatore, ormai scatenato fra partecipazione a programmi così come Ballando con le Stelle e video su TikTok, Antonio Razzi e del re dei raviolini Giovanni Rana.

Giovanni Rana

Nominati, però, anche protagonisti importanti della lotta alla criminalità organizzata e per il rispetto dei diritti civili così come il giudice Nicola Gratteri e Pino Masciari, l’imprenditore calabrese che ha denunciato la ‘ndrangheta e le sue collusioni con il mondo della politica, la madre di Giulio Regeni, Paola, l’esponente del movimento gay, Franco Grillini.

Nicola Gratteri

Si sono sfogati anche i nostalgici, che hanno votato Bettino Craxi, Umberto Bossi e, probabilmente affezionato ai ricordi legati al periodo in cui è stato sindaco di Roma, Francesco Rutelli.

Bettino Craxi

Eppoi ancora: Giuliano Amato, Rosy Bindi, Mario Draghi, Sergio Mattarella.

Ironia, discutibile leggerezza e suggestioni a parte, il punto è si dovranno attendere le prossime votazioni.

Ne restano due.

“Fateci lavorare. Sono ottimista”. Non ha aggiunto altro il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, rispondendo alle domande dei giornalisti all’uscita dalla Camera. 

“Abbiamo voluto dimostrare che abbiamo la volontà di arrivare a una soluzione condivisa e super partes. La proposta che facciamo è quella di chiuderci dentro una stanza e buttiamo via le chiavi, pane e acqua, fino a quando arriviamo a una soluzione, domani è il giorno chiave”, ha detto il segretario del Pd Enrico Letta.

“Oggi abbiamo deciso di non presentare una rosa di nomi. In questo modo acceleriamo il dialogo con il centrodestra con l’impegno di trovare nelle prossime ore una soluzione condivisa. L’Italia non ha tempo da perdere. Non e’ il momento del muro contro muro”, ha sottolineato il leader M5S.

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Alessandro Sofia

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