Pubblicato il 26 Settembre 2024
Il vicepresidente Giorgio Mulè in Aula, dopo lo spoglio delle schede, ha annunciato che la Camera ha letto due componenti del Cda della Rai: Roberto Natale e Federica Frangi. Natale ha raccolto un totale di 45 voti, mentre Frangi ne ha ricevuti 174. 3 i voti dispersi, 3 le schede nulle e 6 le schede bianche.
L’indicazione dei gruppi di maggioranza al Senato è di votare per Antonio Marano, vicino alla Lega, mentre per l’opposizione il Pd, Iv e Azione hanno confermato di non partecipare al voto. Il M5S e Avs invece puntano sul nome di Alessandro Di Majo.
Cda della Rai, profonde spaccature nell’opposizione
Giuseppe Conte ha detto che il M5S è sempre stato coerente sulla Rai e di essere d’accordo con Avs. Ha aggiunto di non aver capito la posizione del Pd, ribadendo che nel Cda del servizio pubblico devono necessariamente esserci delle forze di opposizione. Ha quindi accusato Renzi e il Pd di aver provocato questa spaccatura dopo la riforma della Rai dal 2015.
Elly Schlein, segretaria del Pd, ha replicato che sulla Rai la posizione del suo partito è la stessa delle opposizioni fino a ieri. “Chiedete ad altri perché hanno cambiato quella posizione” – ha detto polemicamente la Schlein, aggiungendo poi che ritiene sbagliato rinnovare un Cda che è fuori legge perché il Media Freedom Act è già entrato in vigore.
Sulla questione è stato ancora più drastico Angelo Bonelli di Europa Verde, che ha detto senza mezze misure che il campo largo non esiste, perché se esistesse la situazione sarebbe molto differente. Pur ammettendo di avere molti punti in comune con i partiti dell’opposizione, ha dichiarato che sulla Rai hanno una valutazione diversa. “Noi non riteniamo saggio lasciare a Telemeloni il controllo del Cda” – ha concluso velenosamente Bonelli.