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Recuperati tesori della collezione Campeggi, le 134 opere erano state sottratte con l’inganno al proprietario

Pubblicato il 7 Settembre, 2020

Recuperati tesori della collezione Silvano “Nano” Campeggi e restituiti alla vedova dell’artista fiorentino, Elena Renzoni. Le opere erano state sottratte con l’inganno al proprietario.

La riconsegna dei lavori è avvenuta stamani, lunedì, all’interno della Biblioteca Magliabechiana delle Gallerie degli Uffizi. A ridare le opere è stato il maggiore Lanfranco Disibio, Comandante del Nucleo Carabinieri
per la Tutela del Patrimonio Culturale di Firenze, a conclusione di un’indagine condotta dai militari del reparto specializzato, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze.

il maggiore Lanfranco Disibio

Il maggiore Disibio ha restituito alla signora Elena Renzoni, vedova dell’artista fiorentino Silvano CAMPEGGI, detto “Nano”, 134 opere pittoriche autentiche del defunto marito sottratte con l’inganno dall’interno dell’abitazione di famiglia nel 2019.

Recuperati tesori della collezione Campeggi, per il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt si tratta di: «Un recupero eccezionale, i mie più vivi complimenti ai Carabinieri. Il ritorno nelle mani della famiglia proprietaria di questi veri e propri tesori del Novecento è una grande notizia non solo per l’arte e per Firenze , ma per la storia del cinema mondiale».

E’ stato grazie ad un’operazione di inventario promossa dalla donna sulla importante collezione di bozzetti e opere pittoriche del bravissimo cartellonista toscano, che è stato possibile accertare l’ammanco di circa 144 bozzetti riferiti ai più importanti manifesti del cinema internazionale realizzati dal Nano tra il 1945 ed il 1972, opere che erano state in parte esposte al Palazzo Blu di Pisa e a Palazzo Vecchio di Firenze nel 2017 in occasione di due mostre dedicate all’artista.

Recuperati tesori della collezione Campeggi, la denuncia del furto, presentata dalla donna il 21 luglio del 2020 ai Carabinieri del Nucleo fiorentino, ha permesso l’avvio delle indagini che si sono concluse in soli 10 giorni anche grazie ad importanti informazioni assunte da chi aveva materialmente curato la catalogazione dei beni e che aveva segnalato la presenza di undici bozzetti mancanti in vendita presso un noto sito online.

Le verifiche sul nickname del venditore e gli ulteriori accertamenti condotti dai Carabinieri hanno messo in luce che a mettere in vendita i bozzetti erano state due soggetti della provincia di Lucca che, nel 2019, avevano avuto a vario titolo e per più volte libero accesso all’abitazione del maestro.

La perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica di Firenze, ha consentito di recuperare più della metà dei beni sottratti ed altri 65 bozzetti sui quali era ancora in corso l’inventariazione e non ancora denunciati come mancanti.

NANO CAMPEGGI Nano Campeggi, nato a Firenze, aveva frequentato la scuola d’arte e fu allievo di Ottone Rosai e Ardengo Soffici. Trasferitosi a Roma nel Dopoguerra venne attratto dalla cartellonistica cinematografica. Dal 1945 al 1972 lavorò per le maggiori case cinematografiche americane firmando i manifesti di oltre tremila film, tra i quali Via col vento, Ben Hur, Quo Vadis, Tempi Moderni, Casablanca.

Tra gli anni Cinquanta e Sessanta, conosciuto come l’artista delle star, realizzò migliaia di ritratti: celebri quelli di Humphrey Bogart, Vivien Leigh, Audrey Hepburn, Liz Taylor, John Wayne, Paul Newman, Anita Heckberg, Sophia Loren, Marlon Brando, Rita Hayworth, Clark Gable e Marilyn Monroe.

A partire dagli anni Sessanta, quando l’antica arte dei pittori di cinema entrò in crisi a causa dei rapidi mutamenti tecnologici e culturali intorno alla promozione dei film, Nano abbandonò il manifesto cinematografico, dedicandosi all’illustrazione, alla ritrattistica e soprattutto alla pittura.

Tornato a Firenze negli anni ’70, realizzò per l’Arma dei Carabinieri otto grandi quadri di battaglie del Risorgimento e il ritratto di Salvo d’Acquisto, eroe della Resistenza, che nel 1975 fu utilizzato come francobollo commemorativo dalle Poste Italiane.

Il recupero fatto dai Carabinieri delle opere di questo grande artista italiano, consolida lo storico rapporto tra l’istituzione e la famiglia Campeggi.

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