Reddito di cittadinanza nonostante fosse latitante e doveva stare in carcere. Arrestato mentre preleva i soldi

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Percepiva il reddito di cittadinanza nonostante fosse ricercato e latitante dallo scorso luglio. Un suo movimento per andare a prelevare i soldi del Rdc, però, gli è stato fatale ed è stato scoperto ed arrestato dai carabinieri. Ancora una storia di furbetti del reddito di cittadinanza che, però questa volta, ha davvero del paradossale. Un 45enne napoletano, Massimo Buonavita, si è visto comminare, nello scorso mese di luglio, una condanna a cinque anni e mezzo di reclusione, ma i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, che non hanno mai smesso di cercarlo, non riuscivano a rintracciarlo e l’uomo risultava latitante. Come se non bastasse, come detto, ogni mese l’uomo riusciva a prelevare la somma del bonifico, che gli veniva erogato puntualmente dall’Inps, del Reddito di cittadinanza e lo faceva recandosi sempre in sportelli di uffici postali l’uno diverso dall’altro. I militari hanno continuato a seguirlo, monitorando social, web e movimenti finanziari, certi che prima o poi avrebbe commesso un passo falso e lo avrebbero colto con le mani nella marmellata.

Reddito di cittadinanza, ma doveva stare in carcere. Arrestato 45enne

Cosa che puntualmente è accaduta. Sfogliando il suo estratto conto, infatti, i carabinieri hanno scoperto che era percettore di Reddito di cittadinanza e che, ogni mese, qualcuno prelevava sistematicamente la somma di denaro erogata. I militari si sono accorti, nel proseguio dell’attività investigativa, che l’uomo, per non lasciare traccia, si recava ogni volta in un ufficio postale differente, ma sempre in provincia di Napoli. Gli uffici postali frequentati dal latitante, però, erano 5 o 6 ed erano ciclicamente sostituiti. Emerso questo dalle indagini, quindi, i carabinieri si sono appostati, il giorno dell’accredito del Reddito di Cittadinanza, in ognuno di questi uffici, sicuri di cogliere in fallo il 45enne. Quest’ultimo non ha tardato ad arrivare e, in sella ad una bici elettrica, si è presentato allo sportello dell’ufficio postale di via Primo Maggio a Giugliano. Dopo mesi di ricerche vane, quindi, l’uomo è stato incastrato, arrestato e trasferito presso il carcere di Poggioreale.

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Redazione Nazionale

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