Reggio Calabria: Operazione Pedigree 3 contro la cosca Serraino

Leggi l'articolo completo

Nella mattinata del 20 ottobre, a conclusione di complesse e articolate indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni BOMBARDIERI, la Squadra Mobile reggina – con il supporto degli equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – nel corso di un’operazione di polizia convenzionalmente denominata Pedigree 3, ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di DOLDO Francesco cl. 83 e RUSSO Domenico cl. 99, ritenuti responsabili di associazione mafiosa. La presente inchiesta costituisce naturale prosecuzione delle investigazioni relative l’operazione “Pedigree e Pedigree 2” eseguite rispettivamente in data 9 luglio 2020 e 15 ottobre 2020 e ha permesso di disarticolare ulteriormente la cosca di ‘ndrangheta SERRAINO operante nei quartieri di San Sperato, nelle frazioni Arangea e Gallina, nonché nel comune di Cardeto e nelle aree aspromontane della provincia di reggina. In particolare è stato accertato che i predetti DOLDOFrancesco e RUSSODomenico facevano anch’essi parte del sodalizio unitamente a CORTESE Maurizio cl. 80; PITASI Stefania Maria cl. 83, moglie di Cortese Maurizio; PITASI Paolo cl. 52, suocero di Cortese Maurizio e padre di Pitasi Stefania Maria; DE LORENZO Salvatore Paolo cl. 71; FILOCAMO Antonino cl. 88; FILOCAMO Daniele cl. 90; BARBARO Antonino cl. 86; LEONARDO Carmelo cl. 63; NUCERA Bruno cl. 1968; SCONTI Domenico cl. 57, genero di Francesco, inteso don Ciccio Serraino, “boss della montagna”; MASSARA Sebastiano cl. 86; MORABITO Domenico cl. 75; SERRAINO Antonio cl. 80, detto “Nino”, , figlio del defunto Domenico Serraino [cl. ’45, detto “Mico”] e nipote del defunto Serraino Francesco classe 1929 alias “il boss della montagna”; FALLANCA Antonino cl. 54; RUSSO Francesco cl. 73, detto Ciccio “lo Scalzo” o “’u Scazzu”, padre di Domenico cl. 99; RUSSO Paolo cl. 61, detto “Zamburro” e VECCHIO Sebastiano cl. 73, detto “Seby”, tutti tratti in arresto con le precedenti operazioni di polizia. Le indagini svolte dalla Squadra Mobile – sotto le direttive dei Sostituti Procuratori della D.D.A. di Reggio Calabria Stefano MUSOLINO, Walter IGNAZITTO, Paola D’AMBROSIO e Diego CAPECE MINUTOLO – si sono avvalse, in questa fase, anche delle dichiarazioni di alcuni soggetti tratti in arresto nelle precedenti operazioni, che nel frattempo hanno scelto di collaborare con la giustizia. Tali dichiarazioni, puntualmente riscontrate dalle attività tecniche di intercettazioni, hanno permesso di acquisire un grave quadro indiziario a carico degli odierni arrestati quali partecipi, a pieno titolo, del programma criminoso della cosca SERRAINO attiva nel settore delle estorsioni in danno di imprenditori e commercianti locali, nell’imposizione con violenza e minaccia di beni e servizi e nell’impiego dei proventi delle attività delittuose in esercizi commerciali nel campo della ristorazione [bar] e della vendita di frutta, intestati a compiacenti prestanomi allo scopo di eludere l’applicazione delle disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali e il sequestro delle imprese ai sensi della normativa antimafia.

In particolare, la presente indagine ha consentito di accertare che DOLDO Francesco, pur non essendo stato formalmente battezzato, è di fatto un accoscato e fornisce al sodalizio un prezioso contributo rendendosi disponibile per conservare e custodire armi della cosca e mettendo a disposizione gli uffici della propria agenzia di assicurazioni per riunioni di ndrangheta in cui sono state assunte importanti decisioni relative a fatti estorsivi e paventati progetti omicidiari ai danni di un esponente della cosca ritenuto avere rapporti ambigui con esponenti delle forze dell’ordine.

E’ emerso, ancora, che esisteva un rapporto di strettissima sinergia solidaristica tra Francesco DOLDO e Francesco (Ciccio) RUSSO, inteso u “scazzu”, capo locale della cosca Serraino sino al suo arresto dell’ottobre 2020. Infatti, Francesco DOLDO si attivava alacremente:

– per individuare un’autovettura da destinare al trasporto dei familiari di Francesco RUSSO, ristretto in carcere dopo l’esecuzione dell’ordinanza custodiale emessa a suo carico nel procedimento c.d. Pedigree 2;
– per ricercare somme di denaro, su sollecitazione di Domenico RUSSO, da destinare al pagamento delle spese legali in favore del detenuto Francesco (Ciccio) RUSSO, all’epoca esponente apicale della consorteria mafiosa;

Con riferimento, invece, a Domenico RUSSO, è emerso che egli ha fornito, nel tempo, sistematica e fattiva collaborazione al padre RUSSO Francesco classe 1973, detto “Ciccio lo scalzo”, che a sua volta era stato indicato dai collaboratori di Giustizia come storico componente della cosca SERRAINO con il ruolo direttivo in seno alla consorteria mafiosa di “capo società” che aveva presieduto i riti di affiliazione e che, dopo la sua recente scarcerazione nel 2017, aveva mantenuto un ruolo apicale, interloquendo direttamente con il capo della ndrina Nino SERRAINO.

Leggi l'articolo completo
Giorgia Rieto

Recent Posts

Si accascia e muore mentre passeggia al mare. La tragedia in provincia di Latina

Il drammatico malore oggi durante una passeggiata al mare a Sperlonga da parte di un…

5 ore ago

Travolta da un vettura mentre attraversa la strada, 60enne grave in Ospedale

Dopo gli episodi delle settimane e dei mesi scorsi, ancora una donna travolta da una…

6 ore ago

Can Yaman stuzzica Francesca Chillemi: “Un figlio? Lo farò quando…”

Venerdì 3 maggio ripartirà la seconda stagione di "Viola come il mare" dopo il successo…

7 ore ago

Clamorosa indiscrezione dall’intelligence USA: “La morte di Navalny non è stata ordinata da Putin”

La morte di Navalny ha scosso la Russia, ma in generale l'Occidente e tutto il…

7 ore ago

Il curioso caso di “Baby Reindeer”: la vera stalker della serie tv diventa vittima di stalking

Su Netflix sta impazzando "Baby Reindeer", una serie tv che parla di una stalker e…

8 ore ago

Catania, arrestato pusher nella zona della Movida

Catania, quartiere “Centro”. Arrestato un pusher che riforniva la zona movida di piazza Currò

8 ore ago