Relazioni personali pre e post Covid-19: come sono cambiate? La psicologa risponde

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L’emergenza Coronavirus si è abbattuta come uno tsunami anche sulle relazioni personali, che sono profondamente cambiate. Come rapportarci col prossimo? Quali comportamenti adottare nella fase 2 per recuperare il rapporto con gli altri? Ne abbiamo parlato con la dottoressa e psicologa Rosa Perfido.

Come erano le relazioni pre Covid-19?

“Innanzitutto possiamo individuare 4 tipologie di relazioni che determinano anche la distanza: intima, personale, sociale e pubblica.

La distanza intima, tra 0 e 45 cm, è quella tra familiari e partner e comprende sentimenti come amore e affetto.

La distanza personale, tra 45 e 120 cm, comprende strette di mano ed abbracci e quindi ricollegabile ad amici e confidenti.

La distanza sociale, tra 120 e 300 cm, indica un rapporto formale come quello sul lavoro.

Infine la distanza pubblica, superiore ai 3 metri, riguarda eventi pubblici come concerti, feste di piazza, comizi ecc.”.

Come sono cambiate le relazioni personali dopo il Covid-19?

“Il Covid-19 ha annullato la prima distanza, quella intima, fatta eccezione ovviamente per coppie conviventi o famiglie che hanno vissuto la quarantena insieme.

L’essere umano però è un animale sociale: abbiamo bisogno di relazioni, ma il Coronavirus ha radicalmente cambiato i rapporti interpersonali. Sono cambiati i nostri modi di fare, quindi anche i pensieri e le emozioni.

La distanza intima, anche in una fase di graduale riapertura e ritorno alla parziale normalità, ci fa vedere il vicino come un potenziale nemico. Scetticismo, paura e mancanza di fiducia ci hanno portato ad un’alterazione della libertà personale.

Le abitudini radicate, come un bacio o un semplice abbraccio, sono cambiate rapidamente. I comportamenti normali oggi non sono consentiti, poiché ritenuti pericolosi, quindi sono scattati nuovi automatismi di difesa”.

Come si ritorna alla normalità?

“Si spera che si sia sviluppata una maggiore empatia sociale, quindi uno sguardo, un sorriso, un gesto o una parola in più possono valere più di un bacio o un abbraccio. In questo modo possiamo smorzare la paura e la diffidenza che il Covid-19 ci ha lasciato”.

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Redazione Napoli

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