Tecnologia

Ricarica wireless per Google: nuova soluzione dall’Università di Udine

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Miglioramento significativo dell’efficienza della ricarica wireless.

E’ stata data alla luce dall’Università di Udine la nuova soluzione, in grado di incrementare l’efficienza del sistema di ricarica wireless che Google adotterà per la prossima generazione di cellulari, entro uno o due anni. Il sistema è stato ideato, studiato e messo a punto dagli studenti dei corsi di laurea in Ingegneria elettronica dell’Ateneo friulano, guidati dai docenti del dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura Stefano Saggini e Ruben Specogna. Il progetto è stato sviluppato nell’ambito della ricerca dedicata allo studio di nuovi sistemi più efficienti di ricarica wireless, finanziata nel 2019 all’Università di Udine da Google per l’equivalente di 80mila euro.
“Il nuovo risultato di ricerca – spiega Stefano Saggini – è frutto di due anni di lavoro che abbiamo incentrato sullo sviluppo di una tecnica di analisi delle perdite del sistema di wireless charging per cellulari e accessori, che è sicuramente un sistema comodo e affidabile, in quanto non richiede connettori e fili che possono danneggiarsi, rompersi o non fare contatto, ma che tuttavia non è efficiente.

La limitazione di efficienza si traduce sia in un eccessivo consumo energetico, sia in un incremento del tempo di ricarica. Da queste analisi, abbiamo studiato qualche modifica al sistema di ricarica wireless che ne ha incrementato l’efficienza, e che quindi Google ha deciso di adottare includendolo nelle prossime generazioni di cellulari, entro uno o due anni”.
I risultati di questo studio sono stati salutati da Google “con sincera gratitudine per il supporto dato nella ricerca e nell’implementazione di nuove tecnologie per i nostri prodotti futuri. Attraverso questa collaborazione di ricerca sulla ricarica wireless, durata due anni, i risultati ottenuti sono stati ottimi. Il miglioramento significativo dell’efficienza della ricarica wireless è un settore chiave“.
“La soddisfazione grande – sottolinea Saggini – è che un’idea studiata all’Università di Udine dai nostri ragazzi finirà in cellulari che saranno venduti in tutto il mondo”.
Questo studio è il terzo progetto di ricerca commissionato dal colosso statunitense di Mountain View (California), dopo quelli che hanno visto il team di elettronica dell’Ateneo di Udine impegnato nel 2017 nello studio della riduzione del consumo energetico dei data center di Google e nel 2018 nello sviluppo di circuiti ad alta efficienza per l’alimentazione dei processori dei server, capaci di ridurre il consumo energetico dei data center.

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Isabella Lopardi

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