L’ipotesi di un rigassificatore nel porto di Piombino ha fatto emergere chiaramente i diversi approcci alla politica presenti sul territorio: se da un lato il sindaco Francesco Ferrari ha iniziato subito un percorso di informazione e ascolto di tutte le realtà del territorio che si concluderà con un’assemblea pubblica la prossima settimana, dall’altra abbiamo altre forze politiche che ancora non hanno proferito parola al riguardo se non un debole “ci pronunceremo quando il progetto sarà più chiaro” dimenticando forse che quando ci sarà un progetto dettagliato sarà troppo tardi per fare e dire qualunque cosa.
Se da un lato c’è la responsabilità di una città e della difesa del tessuto economico e sociale prima di qualsiasi altra cosa, dall’altra si attende e ci si offende se nel frattempo il sindaco, grazie all’intervento di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia, va a parlare con il Ministro Cingolani per fargli presente le numerose criticità che la decisione di piazzare un rigassificatore galleggiante di trecento metri di lunghezza potrebbe causare al porto e alla città.
Ancora una volta è lampante la differenza tra chi ha governato in passato e chi governa oggi: i primi hanno sempre fatto calare le scelte dall’alto del partito senza la minima traccia di trasparenza e confronto con i cittadini, per l’attuale amministrazione Ferrari la priorità è, invece, costruire un percorso condiviso nell’interesse dell’intera comunità.
Fratelli d’Italia Piombino
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