Riposto, in due rubano un ciclomotore elettrico ma vengono fermati ad un posto di blocco dei CC

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I Carabinieri della Sezione Operativa del Radiomobile con il supporto delle stazioni di Mascali e Riposto della Compagnia di Giarre, hanno denunciato perché ritenuti gravemente indiziati di furto aggravato in concorso due rispostesi di 45 anni e 26, quest’ultimo deferito altresì anche per essersi posto alla guida di un veicolo privo di patente perché già in precedenza ritirata.

Nell’ambito di un ampio servizio di controllo del territorio finalizzato al contrasto dell’illegalità in genere ed in particolare anche a seguito della riscontrata recrudescenza nel territorio di competenza della commissione di reati di furto ed incendio di veicoli, i militari dislocati nel territorio di Riposto, tra gli altri, hanno intimato l’alt al conducente di una Lancia Y in transito che presentava il portellone posteriore aperto dal quale fuoriusciva un velocipede a pedalata assistita.

Il 26enne alla guida dell’auto nonostante l’intimazione a fermarsi, ha proseguito la marcia dell’autovettura nelle strade limitrofe fermandosi poco dopo, inseguito dai carabinieri, in una strada ove in seguito è stato accertato domiciliarvi.

Il conducente ed il passeggero 45enne sono stati sottoposti a controllo e, alle richieste dei militari, non hanno saputo fornire loro documentazione comprovante la proprietà del velocipede.

A seguito di una accurata perquisizione dell’autovettura i carabinieri hanno rinvenuto, occultati nel bagagliaio e sul tappetino lato passeggero anteriore, diversi arnesi idonei allo scasso utilizzati verosimilmente dai due sul mezzo che presentava manomissioni al cilindretto di accensione e l’apposizione all’interno della serratura di una vite d’acciaio con la testa a croce. Persistendo dubbi sulla provenienza del velocipede, l’attività investigativa attivata nell’immediatezza anche con l’acquisizione di concreti elementi di riscontro forniti dai colleghi di Mascali e Riposto ha consentito di restituirlo al legittimo proprietario, il quale ha riferito ai militari di averlo prestato giorni addietro ad un conoscente che ne aveva subito il furto a Giardini Naxos.

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Redazione Catania

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