Pubblicato il 20 Aprile, 2023
In questi giorni si stanno verificando una serie di situazioni grottesche e inverosimili lungo tutta la penisola: ieri un cavallo se ne andava camminando tranquillamente per la tangenziale di Napoli, mentre da poco si è diffusa la notizia di un uomo che è entrato con nonchalance in un ospedale a bordo di un motorino.
La scena è stata riproposta sulla pagina “Welcome to Favelas”, che raccoglie gli episodi più incredibili e inverosimili che si verificano nelle città italiane.
Il motorino entrato nell’ospedale e la spiegazione del guidatore
Lo scooter è entrato all’interno del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma in un’area adibita alle accettazioni e dove quindi non è certo possibile accedere con motorini o qualsiasi altro mezzo.
Come riferito dall’ufficio stampa del Policlinico Gemelli, il mezzo in questione era uno scooter cabinato elettrico progettato per il trasporto di persone disabili. Questo mezzo può quindi circolare all’esterno degli ospedali per consentire ai portatori di handicap di spostarsi, ma ovviamente non può entrare all’interno delle strutture per una questione igienica.
Gli ambienti ospedalieri, anche quelli dove si fa accettazione, devono essere quanto più sanificati possibili e naturalmente le ruote dello scooter sono un vettore di microbi e batteri.
Perché il centauro è entrato fin dentro l’ospedale?
L’uomo è entrato all’interno dell’ospedale col suo mezzo, ma non era certo quella la procedura esatta. Avrebbe dovuto fermarsi all’esterno dell’ospedale, dove sarebbe stato accompagnato da un infermiere con una sedia a rotelle all’interno della struttura per svolgere la visita prevista.
Procedura che evidentemente il guidatore del triciclo non conosceva e, invece di fermarsi all’esterno dell’ospedale, ha ben pensato di proseguire fino all’area di accettazione.
Solo in quel momento è subentrata una guardia giurata che, sotto gli occhi esterrefatti dei presenti, ha detto all’uomo che non poteva accedere nell’area con lo scooter.
L’uomo, imbarazzato, ha spiegato che non era a conoscenza del regolamento e si è giustificato dicendo che aveva un appuntamento medico.
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