Si nascondeva a Roma nella zona di Villa Gordiani – dove è stato rintracciato e tratto in arresto – il 34enne M.D.M., resosi irreperibile dallo scorso agosto a seguito del provvedimento di sospensione della misura alternativa dell’affidamento in prova, al quale era stato ammesso nel 2019.
Nel 2012, infatti, il D.M. era stato definitivamente condannato a 16 anni e 7 mesi per i reati di omicidio, rapina aggravata, danneggiamento e violazione della legge sulle armi, per avere – in particolare – colpito e ucciso con una coltellata al petto un cittadino brasiliano.
Nei giorni scorsi, gli investigatori della Squadra Catturandi della Squadra Mobile romana, coadiuvati da personale dell’U.P.G.S.P., sono riusciti – a seguito di numerosi servizi di osservazione e pedinamento – a raccogliere una serie di elementi utili al rintraccio del latitante.
È emerso, infatti, che l’uomo, nonostante fosse ricercato, si stava attivando per inserirsi all’interno di canali consolidati del narcotraffico capitolino, attivi nel quadrante est della capitale, dove lo stesso si nascondeva per sottrarsi all’arresto.
Dopo aver individuato il condominio della zona di Villa Gordiani nel quale il D.M. aveva trovato rifugio, nella mattinata del 30 settembre gli agenti della Squadra Mobile e dell’U.P.G.S.P. lo hanno arrestato e condotto presso la casa Circondariale di Rebibbia, dove sconterà la pena residua di 2 anni e 7 mesi.
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