Emerge un nuovo scandalo nella Capitale dopo il caos rifiuti: a finire nella bufera questa volta è l’Ama, una società in house che gestisce per conto dell’ente Roma Capitale la raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, l’espletamento dei servizi cimiteriali e la nettezza urbana nel territorio di Roma.
In tal caso la spazzatura però non c’entra niente, ma ad essere finiti nei guai sono 4 operatori Ama che ora dovranno rispondere di associazione per delinquere finalizzata al peculato.
Le persone indagate sono 7, di cui 4 operatori Ama che benché potessero beneficiare dei buoni carburanti aziendali per rifornire le loro auto, rubavano ulteriore benzina dalle camionette Ama con la tecnica del “succhio”.
Le indagini, condotte dai militari del Comando provinciale di Roma, hanno accertato che i dipendenti rubavano gasolio e in più di un’occasione lo hanno anche rivenduto.
Per i furti di carburante utilizzavano le schede carburante di proprietà dell’Ama, o anche la tecnica del “succhio”, tramite la quale trasferivano il gasolio dai mezzi di servizio dell’azienda direttamente nelle taniche.
Al termine delle indagini, che hanno visto la piena collaborazione da parte dell’azienda Ama, la Procura ha chiesto e ottenuto dal gip un sequestro preventivo di beni per oltre 200.000 euro.
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