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Zhukov, attivista russo

Russia, picchiato a sangue il popolare blogger e attivista, anti Putin, Zhukov

Russia, picchiato a sangue il popolare blogger e l’attivista ventiduenne Zhukov

Russia – Il popolare blogger e attivista ventiduenne Egor Zhukov, l’oppositore di Putin, diventato il simbolo della repressione delle proteste moscovite dell’anno scorso, nei giorni scorsi è stato colpito alla testa e spinto a terra da due uomini che gli hanno teso un agguato di fronte casa prima di fuggire su uno scooter.

Il suo team ha pubblicato su Telegram e su Instagram le foto del suo volto insanguinato, l’occhio gonfio e le labbra lacerate. “Nonostante le numerose ferite, Egor resta calmo e scherza sull’accaduto”, ha commentato il suo portavoce Stas Toporkov. “La diagnosi provvisoria è commozione cerebrale e trauma cranico”.

Russia: la storia del blogger e attivista

Popolare blogger e attivista, Zhukov era stato arrestato nell’agosto 2019 per aver partecipato alle proteste contro l’esclusione di candidati indipendenti dalle elezioni della Duma (Parlamento) di Mosca. Era stato sottoposto agli arresti domiciliari e accusato di aver organizzato di “disordini di massa”. Il caso aveva fatto molto scalpore e gli studenti della Scuola superiore di economia di Mosca, dove studiava Zhukov, e tutta la società civile si erano mobilitati per la sua liberazione.

Incriminazione e condanna a tre anni

Era stato infine incriminato per incitazione all’estremismo in merito a quattro video pubblicati nel 2017 che contenevano immagini di manifestazioni antigovernative. E lo scorso dicembre era stato condannato a tre anni con sospensione condizionale della pena, una sentenza vista come una vittoria nella Russia odierna. Il tribunale di Mosca gli aveva anche ordinato di chiudere per due anni il suo canale YouTube (dove aveva intervistato anche Aleksej Navalnyj, attualmente ricoverato in coma a Berlino per sospetto avvelenamento).

Russia: Zhukov, oggi

Oggi lavora per la radio Eco di Mosca.  La mattina del giorno dell’aggressione aveva annunciato di essere stato escluso da un master presso la Scuola superiore di economia e che un amministratore dell’ateneo gli aveva spiegato che erano arrivati “ordini dall’alto”. In serata, l’agguato. C’è un precedente, poi, già lo scorso 27 luglio, quando due uomini avevano cercato di aggredirlo nei pressi della sua casa.

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