SABATO 22 maggio ore 17 INCONTRO PUBBLICO in piazza Cappelletti

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Facciamo pace a Gerusalemme e a Gaza: pace nella giustizia, giustizia nella pace. La potenza nucleare del Golia israeliano dal 1948 sta espellendo dalla sua casa il Davide palestinese, al quale giunge a singhiozzo la solidarietà pelosa delle altre potenze regionali come Egitto e Iran.

Per affermare interessi geopolitici ed economici, che riguardano per esempio l’acqua del Giordano, con la complicità delle potenze occidentali il governo israeliano pratica una politica colonialista coniugata con il fondamentalismo religioso, la quale offende gli stessi valori dell’ebraismo, come rilevano pure importanti minoranze ebraiche in Israele e nel mondo.

Né l’Autorità nazionale palestinese in Cisgiordania, né Hamas a Gaza sembrano svolgere un ruolo di guida adeguato. C’è solo un modo per mettere fine alle terribili violenze che stanno insanguinando questa sponda del Mediterraneo, il mare su cui affaccia anche l’Italia, diventato la tomba di migliaia di migranti abbandonati al loro destino: riconoscere ai palestinesi la stessa dignità, la stessa libertà e gli stessi diritti che riconosciamo agli israeliani.

Nessuna pace può essere edificata sulla persecuzione di un intero popolo, sull’occupazione militare, l’arbitrio, gli abusi, la sopraffazione, l’umiliazione, le deportazioni, l’apartheid, la continua violazione di tutti i fondamentali diritti umani. Non basta invocare la fine delle violenze. Senza giustizia, non c’è e non ci sarà mai la pace autentica né la necessaria convivenza.

Rinnoviamo, ancora una volta, il nostro appello a tutti i responsabili della politica nazionale, europea e internazionale perché intervengano energicamente per far rispettare il diritto internazionale dei diritti umani, la legalità internazionale e le risoluzioni delle Nazioni Unite. A partire dall’immediato cessate il fuoco. Aderiamo perciò all’appello della Tavola della pace di Assisi.

Nel rispetto delle norme sanitarie, le donne e gli uomini che condividono questi contenuti sono invitati a portare in piazza sabato 22 le bandiere della pace insieme al loro contributo di pensiero, così come i soggetti organizzati interessati, ai quali chiediamo di esporre una sola bandiera con il proprio simbolo per ciascuna sigla rappresentata, in modo da rendere visibile congiuntamente la pluralità e la pari dignità di tutti i partecipanti.

Promuove la Rete solidale e antirazzista
Aderiscono
:
A.M.A. Associazione Marocchina Assalam; ANPI; ARCI; associazione A Sinistra; Centro di solidarietà internazionalista Alta Maremma; Circolo Interculturale Samarcanda; Comunità Senegalese; Coordinamento Art.1-Camping CIG; Croce del Sud commercio equo e solidale; Legambiente; M5S; SPI-CGIL.

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Barbara Noferi

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