La domanda è di uno dei piccoli presenti all’incontro del Cortile dei Bambini, in Vaticano, all’interno del Palazzo Apostolico.
E’ rivolta a Francesco.
Il Papa ha salutato il bambino in ucraino e ha risposto così: “Sono contento che tu sia qui: io penso tanto ai bambini in Ucraina, e per questo ho inviato alcuni cardinali che aiutino lì e siano vicino a tutta la gente, ma soprattutto ai bambini. Io avrei voglia di andare in Ucraina; soltanto, devo aspettare il momento per farlo, sai?, perché non è facile prendere una decisione che può fare più del male a tutto il mondo che del bene. Devo cercare il momento giusto per farlo. Questa settimana prossima io riceverò rappresentanti del governo dell’Ucraina che verranno a parlare e a parlare di una eventuale visita mia lì: vediamo cosa succede”.
Il Pontefice, quindi, rilancia la possibilità di un suo viaggio a Kiev e annuncia che la prossima settimana vedrà le autorità ucraine per verificare se sarà possibile e utile.
La pandemia aveva congelato per due anni l’iniziativa annuale portata avanti già in sette occasioni dal “Cortile dei Gentili”, declinata per i più piccoli. Torna nel 2022 dunque una nuova edizione del “Cortile dei bambini”, che invita all’incontro con Papa Francesco i minori che vivono in condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale.
Hanno partecipato circa 160 ragazzi che frequentano il Sant’Alessio – Margherita di Savoia di Roma, storica istituzione di assistenza fondata da Pio IX: molti di loro sono non vedenti, ipovedenti o con altre disabilità visive, fisiche o cognitive. Sono stati accompagnati dai loro amici e compagni di classe, proprio perché l’obiettivo del “Cortile dei Gentili”, con questa ottava edizione, era promuovere l’integrazione, l’inclusione e lotta contro le discriminazioni e i pregiudizi.
“Grazie alla collaborazione e all’intervento di Confagricoltura – si legge in un comunicato – è stato realizzato presso il Sant’Alessio – MdS un giardino sensoriale a disposizione dei bambini e delle loro famiglie. Il Giardino Invisibile – progettato dall’architetto Eleonora Ghezzi con il sostegno della Onlus Senior – L’Età della Saggezza – è un’area di circa un ettaro nel parco della struttura che offre esperienze tattili, olfattive e sonore. In questo luogo a misura di bambino, la disabilità cessa di essere un limite. Lì, guidati dai loro insegnanti ed educatori, i bambini del Sant’Alessio – MdS e delle scuole limitrofe, imparano a conoscere ed accettare sé stessi, il mondo e gli altri”.
L’invito rivolto ad adulti e bambini è di imparare a guardare il mondo con gli occhi del cuore, oltre i limiti di ogni pregiudizio e apparenza superficiale, con spirito di solidarietà e apertura verso l’altro: proprio per questo hanno partecipato all’incontro con il Papa anche alcuni bambini rifugiati, provenienti dall’Ucraina e accolti a Roma dalla Chiesa di S. Sofia.
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