Santa Viola Bologna: ricordando Bruno Papignani

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Santa Viola Bologna: ricordando Bruno Papignani.

Papignani, storico segretario della Fiom-Cgil, prima nella provincia di Bologna e poi nella sede regionale se n’è andato dopo una lunga lotta con la fibrosi polmonare all’età di 65 anni.

Ieri mattina l’intitolazione a suo nome della sede della Cgil della zona Santa Viola a Bologna, in via del Giglio 7. Alla cerimonia erano presenti i familiari del sindacalista scomparso un anno fa, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il segretario Cgil Bologna Maurizio Lunghi, il  segretario Cgil Emilia-Romagna Luigi Giove, il segretario Fiom-Cgil Bologna Luigi Giove e il segretario Fiom-Cgil Emilia-Romagna Samuele Lodi.

Il presidente Bonaccini:“Il lavoro, e la qualità del lavoro, sono stati sempre il faro del suo impegno sindacale. Una persona straordinariamente coraggiosa, che ha speso tutta la sua vita a difesa dei lavoratori, del rafforzamento dei diritti e per la crescita di una cultura inclusiva e democratica, dentro e fuori le fabbriche. Il confronto, vero e a 360 gradi, era la sua cifra autentica nel fare sindacato – prosegue Bonaccini –Sempre con l’obiettivo di trovare le migliori soluzioni possibili nelle diverse vertenze aziendali o situazioni di crisi. Il lavoro è dignità, è vita, e Bruno più di ogni altro sapeva coglieva questo aspetto, nella quotidianità e nelle dinamiche sociali, battendosi per lavoratrici e lavoratori, per chi aveva bisogno, per chi rischiava di rimanere indietro. Preziosa coscienza critica, ci siamo trovati a discutere, a volte trovandoci d’accordo a volte no, ma sempre dalla stessa parte, quella della difesa dell’occupazione, dei siti produttivi, delle professionalità che questa nostra terra esprime. E’ stato un uomo di grande sensibilità – chiude il Presidente della Regione Emilia-Romagna– e voglio mandare un abbraccio ai suoi cari. Stiamo provando a uscire da una crisi durissima. Vogliamo recuperare ogni posto di lavoro perso, ma vanno anche recuperate fragilità e ricucite fratture sociali ancor più profonde dopo l’emergenza sanitaria. Servono unità, volontà comune di farcela, per pensare a una società nuova, solidale, davvero attenta alle persone. E in questo senso l’esempio di Bruno Papignani ci sarà d’aiuto”.

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Redazione Bologna

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