Minacciava i familiari con un forcone, li insultava e spesso sia le sorelle che il cognato erano oggetto dei suoi dispetti. Alberto Bisceglio, 57 anni, di Arzachena, questa mattina è stato condannato ad un anno di reclusione con la pesante accusa di “atti persecutori nei confronti dei familiari”, si legge nelle carte messe nero su bianco dal giudice del tribunale di Tempio, Silvia Campesi. Durante le varie udienze nell’aula sono stati ricostruiti dall’accusa, il pubblico ministero Gianmarco Vargiu, i tanti episodi che vedrebbero protagonista Bisceglio addirittura dal 2016. L’uomo – si legge negli atti – in un’occasione avrebbe puntato contro il cognato un forcone tridente, urlando che lo avrebbe infilzato. Per non parlare dei numerosi dispetti contro le sorelle. L’uomo, per la cronaca, è stato anche arrestato qualche giorno fa a Porto Cervo dalla polizia, sempre per “atti persecutori”, questa volta però nei confronti di un artigiano di Arzachena che avrebbe minacciato a partire dal 2018. I familiari si sono costituiti parte civile.
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