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Quanto costa una scappatella extraconiugale? Anche 90.000 euro. L’incredibile storia di due amanti

Pubblicato il 17 Novembre, 2022

Di tradimenti e di relazioni extraconiugali ce ne sono sempre stati e sicuramente continueranno ad esserci. Solo pochi giorni fa è giunta la storia di un torbido tradimento in un matrimonio in Serbia, dove la novella sposa è stata sorpresa in flagrante a letto con il testimone.

Altrettanto torbida è la vicenda che ha avuto luogo a Ravenna tra il 2016 e il 2018 e che vede protagonisti due amanti: lei impegnata in una relazione e lui single.

Scappatella extraconiugale da 90.000 euro: così l’amante ha raggirato la donna innamorata

La storia è partita come un’avventura extraconiugale ma lei, impegnata sentimentalmente, ha iniziato ad innamorarsi del suo amante 42enne.

L’uomo, che ormai aveva in pugno l’amante, ha iniziato a chiederle dei soldi ad ogni appuntamento. Il motivo? Lui diceva di aver bisogno di quei soldi per regolare i conti con degli albanesi, oppure con esponenti della malavita napoletana.

Ad ogni appuntamento l’uomo chiedeva regolarmente dei soldi e alla fine della relazione ha ottenuto dalla donna la bellezza di 90.000 euro, versati “a rate” dopo una decina di incontri circa.

Una truffa che, per certi versi, ricorda quello dello scamming in cui è caduta anche Pamela Prati dove appunto l’amante finge di essere pesantemente indebitato e chiede soldi alla vittima.

L’amante “costoso” rimandato a processo

La donna ha definito “diabolico” il comportamento del suo ex amante, di cui come lei stessa ha confessato era innamorata e totalmente succube. Quando le chiedeva i soldi lei non sapeva dire di no e si è addirittura indebitata con alcuni parenti per soddisfare le sue richieste economiche.

Solo dopo aver sborsato ben 90.000 euro la donna ha aperto gli occhi e ha capito di essere stata truffata. La Procura inizialmente aveva chiesto l’archiviazione del caso, ma il gip ha invece deciso per l’imputazione coatta dell’uomo, accusato di circonvenzione di incapace e rinviato a giudizio per truffa aggravata.

Il caso però non si risolverà in breve tempo, poiché la prima udienza è stata fissata addirittura nel 2024.

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