Scatole di Natale al Centro Don Orione di Chirignago

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E’ stata una giornata di festa e allegria questa mattina al Centro Don Orione di Chirignago, dove pur con tutte misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19, gli ospiti della struttura hanno ricevuto i doni della Befana distribuiti grazie all’iniziativa “Scatole di Natale”, il progetto solidale a cui aderisce il Comune di Venezia per regalare un momento di gioia e leggerezza a persone in difficoltà.

All’appuntamento hanno partecipato l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, il presidente della Municipalità di Chirignago e Zelarino Francesco Tagliapietra, la referente di Unitalsi e Spazio Mestre solidale Juccia Vianello, i dottor Clown de “Il Piccolo principe”, animatori dell’associazione “Barbamoccolo”, che hanno organizzato giochi e momenti di intrattenimento, e alcuni volontari della Protezione civile comunale.

“Si è trattato – ha spiegato l’assessore Venturini – di una delle ultime tappe della consegna delle “Scatole di Natale”, l’iniziativa lanciata spontaneamente da alcuni cittadini che il Comune ha voluto sostenere e far propria nel mese di dicembre e che ha avuto un successo insperato. Una grande marea di solidarietà con la quale abbiamo raccolto circa 4000 scatole che sono state consegnate a strutture caritative, socioassistenziali o a istituti come il Don Orione, dove vivono ragazzi con disabilità e dove oggi abbiamo dimostrato, anche fisicamente, la presenza e la simpatia della città nei loro confronti. Ringrazio tutti i volontari che hanno reso possibile una così significativa raccolta e una così efficiente distribuzione dei doni in poco tempo, tutti i cittadini che hanno aderito al progetto portando una scatola nei centri di raccolta e i numerosi operatori che in questi mesi si sono occupati delle persone con più fragilità”.

“Oggi abbiamo vissuto una bellissima iniziativa – ha dichiarato Vincenzo Lazzaro, responsabile di struttura del Centro Don Orione di Chirignago. Dopo un mese di quarantena e isolamento dei nostri ospiti, con tante dolorose vicende, oggi la consegna dei doni della Befana ha rappresentato il primo momento d’incontro, seppur a distanza, con le persone esterne, con la possibilità di riaprirsi alla vita sociale”.

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Redazione Venezia

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