Davide Pecorelli, l’imprenditore scomparso per nove mesi e ritrovato poi al largo dell’isola di Montecristo, stamani non ha dato risposte ai Carabinieri della caserma di Porto Santo Stefano (Grosseto). Era stato convocato per una richiesta di informazioni (aggiornamento ore 15 e 38) sulla vicenda di documenti e foto a lui trovati, che l’Arma mette in relazione con le monete d’oro del V secolo d. C., rubate nel 2019 dal museo di San Mamiliano a Sovana (Grosseto).
Pecorelli è indagato per ricettazione. Stamani l’imprenditore umbro era accompagnato dall’avvocato Giancarlo Viti di Perugia. “Non sapevamo dell’indagine – ha detto il legale ai cronisti prima di entrare in caserma – e il mio cliente si avvarrà della facoltà di non rispondere. Non conosciamo la contestazione nel dettaglio“. All’uscita, l’avvocato Viti ha aggiunto che “non c’è ancora una contestazione esplicitata. Sono solo indicati i titoli di reato ma non c’è una contestazione in fatto, quindi non possiamo essere precisi su questo aspetto“. (fonte: Ansa).
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