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Scuole chiuse in Puglia, Azzolina contro Emiliano. “Ora i ragazzi usciranno di più”

Pubblicato il 29 Ottobre, 2020

La decisione circa le scuole chiuse in Puglia presa ed annunciata nel tardo pomeriggio di ieri dal Presidente della Regione, Michele Emiliano e che entrerà in vigore da domani 30 Ottobre, ha scatenato molti malumori in tutto il Paese. Dalla reazione di alunni e genitori, con una protesta prevista proprio per domani 30 ottobre, alla dura replica della Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina che, dopo aver criticato aspramente la stessa decisione presa qualche giorno da dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ora si è scagliata contro Emiliano. Il Presidente Emiliano ha ordinato di tenere le scuole chiuse in Puglia di ogni ordine e grado, tutte, tranne quelle per l’infanzia dove la presenza non è obbligatoria, dal 30 ottobre al 26 novembre e lo ha fatto, a suo dire, perché dall’apertura delle scuole i numeri dei contagi sono in costante aumento e molti casi arrivano proprio dagli istituti scolastici. Vedremo se questa decisione porterà dei risultati, ma intanto la Azzolina non ci sta.

Scuole chiuse in Puglia, le parole del ministro Azzolina

scuole liguria

La decisione sulle scuole chiuse in Puglia ha scatenato l’ira di tanti, ma soprattutto ad essere contestata è la scelta presa dall’oggi al domani da parte del Presidente Emiliano che ha decisamente sorpreso tutti. Il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, come detto, si è scagliata pesantemente contro il governatore pugliese, parlando di decisione grave e da correggere. Queste le sue parole circa le scuole chiuse in Puglia: “La Regione Puglia ha sospeso le attività didattiche in presenza definendo ‘impressionante’ il numero dei contagi. Eppure, secondo quanto ci ha comunicato, si tratta di 417 studenti risultati positivi (su una popolazione studentesca di 562 mila). La stessa Regione ha poi ammesso che il problema in realtà non è la diffusione del virus all’interno delle scuole ma l’organizzazione del lavoro della Sanità regionale. Pensare di risolvere il problema chiudendo le scuole è una mera illusione. Perché i ragazzi escono, anzi usciranno di più e rischieranno di contagiarsi. A scuola invece, non solo ci sono misure di sicurezza, ma anche protocolli che permettono controllo e tracciamento”. 

Da qui l’appello a fare un passo indietro: “Si riaprano al più presto le scuole, evitando conseguenze gravi, presenti e future, per gli studenti e per le famiglie. Sono sommersa in queste ore da messaggi di sconforto, delusione e amarezza. La comunità scolastica pugliese nei mesi scorsi ha lavorato tantissimo, per preparare le scuole alla riapertura. Dimostrando spirito di sacrificio e responsabilità. La stessa che oggi è richiesta a tutti gli attori istituzionali per non togliere alle bambine e ai bambini momenti di socialità, studio, impegno e crescita. La scuola non è un problema come qualcuno ha scritto. La scuola è futuro e speranza”.

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