Sezze, questa mattina le celebrazioni per il 45° anniversario della morte di Luigi Di Rosa

Si è svolta questa mattina a Sezze, presso il monumento commemorativo eretto in suo onore, la cerimonia in ricordo della morte di Luigi Di Rosa.

A presenziare la cerimonia il commissario prefettizio, che in questo momento regge il comune di Sezze, Raffaele Bonanno, oltre a Salvatore La Penna, in rappresentanza del consiglio regionale.

Il giovane di Sezze, morto il 28 maggio 1976 a soli 21 anni, avvenne nel periodo degli anni di piombo, quando destra e sinistra si scontravano in una vera guerra armata.

Quel giorno, in piazza a Sezze Sandro Saccucci (importante esponente del Movimento Sociale Italiano), tenne un comizio elettorale. Organizzare un evento del genere nella roccaforte rossa dei monti lepini, dove il Pci governava ininterrottamente dal dopoguerra, fu percepito come un vero atto di sfida tanto che, in pieno comizio, gli animi si scaldarono così tanto che Saccucci, ed il suo seguito, furono costretti alla fuga. Proprio durante questa fuga avvenne il tragico omicidio di Di Rosa. Una seconda persona rimase ferita, anche se in modo non mortale.

Le indagini sulla morte di Luigi permisero di arrivare ad una verità, ma la famiglia non è mai stata soddisfatta del risultato raggiunto, tanto da spingere la sorella di Luigi, Maria, a dichiarare: “La cosa che mi lascia più sgomenta e mi addolora è la certezza che mio fratello non ha avuto giustizia fino in fondo. Responsabilità e complicità non sono state acclarate completamente. I responsabili della tragica morte di Luigi Di Rosa sono stati portati in giudizio e processati, ma alla fine tutto si è risolto con pene lievi, assurdamente sproporzionate alla gravità del gesto compiuto”.