Si è riunito stamani il Consiglio Territoriale Uilm Livorno

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Si è riunito stamani il Consiglio Territoriale Uilm Livorno con il coordinatore Regionale Vincenzo Renda ,per discutere delle rivendicazioni confederali che hanno portato allo sciopero di ieri, dalla riforma fiscale alle pensioni, alla mancanza di politica industriale in grado di legare progetti ai fondi del Pnrr per creare lavoro.
Ancora una volta assistiamo a quanto la politica sia distante dai temi del lavoro e dei problemi delle famiglie.Oggi abbiamo affrontato le principali vertenze a fronte dell incontro al ministero per Jsw; le imprese e appalti su Piombino e Livorno, prospettive della Raffineria Eni; la centralità di preservare il patrimonio strategico del Gruppo Leonardo Company ; la necessità di incentrare in ogni luogo di Lavoro il tema della Sicurezza fortemente sensibilizzato dalla campagna Uil in giro per il paese “Zero morti sul Lavoro” e che ancora oggi non trova il giusto spazio nel dibattito politico.
Nell’intervento del Segretario e negli altri è emersa la grave assenza di una politica industriale e prospettive per la Siderurgia . Anche all’ultimo tavolo di Jsw e in altri , non ci sono politici in grado di assumere decisioni, ma solo tecnici ,per cui vorrebbero vendersi la cassa integrazione come una conquista, mentre per noi è determinante per evitare il dramma sociale, ma vorremmo solo parlare di come tornare a lavorare con un piano industriali credibile.
Sempre nella logica del paese a due velocità su Livorno registriamo un importante incremento nel comparto cantieristica navale e nella componentistica legata agli impianti industriali ,ma resta la crisi di quella legata all’ automotive ed il punto determinante rispetto al futuro industriale di Eni e alla sua riconversione , che dovrà essere in grado di garantire non solo tutti i lavoratori diretti ma anche le imprese di appalto. Nel mese di settembre avevamo chiesto alla regione Toscana di sollecitare un tavolo ministeriale , ma ancora siamo in attesa.
La realtà è che molte imprese di appalto, dietro la logica della concorrenzialità a ribasso, hanno crisi di liquidità per cui ritardano stipendi e talvolta chiedono l ‘apertura della CIG, oppure di rateizzare la tredicesima , gli altri elementi contrattuali e se hanno contrattazione aziendale la vanno a disdire.
Quindi ,in questo contesto, il 2022 ci vedrà molto impegnati, sia per portare avanti le istanze dello Sciopero Generale di ieri, per trovare una soluzione alle principali vertenze del territorio e per incrementare la nostra rappresentanza all’Interno delle imprese in vista dell’importante appuntamento Congressuale previsto nel prossimo anno.

Segreteria Uilm Provinciale Livorno

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Barbara Noferi

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