“Dobbiamo restare umani”: l’appello del sindaco di Cesa
Covid 19 abbiamo pensato, alcuni mesi fa: “ci cambierà. Ci aiuterà a vedere le cose diversamente. Ci farà diventare più sensibili”.
Purtroppo, così non è stato. L’esperienza covid avrà pure cambiato la visione di qualcuno ma nella maggior parte dei casi questo cambiamento non si è visto, o almeno, non in meglio.
Infatti, il sindaco di Cesa, Enzo Guida segnala un fatto che, se corrisponde al vero, evidenzia la situazione attuale.
“Mi è stato segnalato un episodio brutto ed increscioso. – spiega Guida – Avere il Covid non deve essere nè una vergogna nè deve essere motivo di discriminazione. Una nostra concittadina, positiva al virus, secondo quel che mi hanno segnalato i familiari, è stata insultata e minacciata dai suoi vicini”.
Una situazione che lascia il segno e soprattutto dimostra quanta poca comprensione ci può essere. Contrarre Covid non è una colpa, nè lo è essere parente di chi risulta positivo. Anzi.
“Dobbiamo restare umani, – prosegue Guida – dobbiamo essere civili. Contrarre il Covid non è una colpa, soprattutto quando questa infezione ha assunto i caratteri della diffusione mondiale”.
Dovremmo essere tutti più comprensivi, più solidali. Una vera comunità che nel momento del bisogno si sostiene.
“Mi auguro che ciò non accada più, – conclude Guida – ma soprattutto si comprenda che dobbiamo dare una mano a chi soffre, chi sta combattendo una battaglia difficile, contro un nemico invisibile e subdolo”.
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