Casal di Principe, il sindaco Natale si è dimesso per 4 bambini

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Le dimissioni del sindaco

Questa mattina il sindaco di Casal di Principe (CE), Renato Natale, ha tenuto una conferenza stampa in cui ha comunicato le dimissioni dalla carica di Sindaco che ha affidato nelle mani del Segretario Generale dell’Ente e le spiegazioni che lo hanno condotto a questa decisione.

“Una scelta grave e sofferta che interrompe, almeno per ora, – ha spiegato il sindaco Natale – il lungo processo di rinascita e di riscatto della nostra Città”.

Demolizione casa abusiva

“Le dimissioni, già preannunciate nei giorni scorsi, nascono dall’epilogo della vicenda della demolizione di una casa abusiva; vicenda in cui il sottoscritto, – spiega il sindaco Natale – con tutta la sua Amministrazione, non ha mai inteso bloccare il doveroso provvedimento della Procura di abbattere un’opera abusiva, ma solo fare di tutto per ridurre il danno psicologico che, nei fatti, hanno già subito 4 minori interessati alla vicenda”.

Solo 100 giorni

“Speravamo di avere il tempo per poter assicurare loro una dignitosa alternativa abitativa; ma non ci è stato concesso. 100 giorni! “

“Solo questo chiedevamo! 100 giorni per poter terminare i lavori di ristrutturazione del bene confiscato che avevamo destinato alle due famiglie! Ma la Procura ha detto NO! E allora io devo chiedere scusa alle due famiglie per aver fallito in questo tentativo!”

Scusa ai 4 bambini

“Devo chiedere scusa ai 4 bambini per non aver saputo difendere adeguatamente il loro diritto a sorridere. Ci abbiamo creduto fino alla fino che potesse tornare la normalità anche in queste vicende! Ma evidentemente non era così!”

Ovviamente durante la conferenza stampa il sindaco Natale dimissionario, ha ribadito di non avere nulla contro magistratura che ha agito per legge ma di essersi sentito abbandonato dallo Stato.

La gente ha capito

“La gente ha capito – ha concluso Natale – che non stiamo combattendo per difendere l’illegalità. l’abusivismo, ma, ora per questi bambini ma ci sono molti altri soggetti fragili, ed è per loro che noi combattiamo. E’ per loro che facciamo questa azione”.

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Giovanna Giaquinto

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