Pubblicato il 31 Gennaio 2024
“Faccio il tifo da casa per il Festival di Sanremo. E’ un evento bello, ma sto facendo qui due giorni a Roma dopo l’Australia e quando dovrei andare a Sanremo, sarò già a lavorare, ed è quello che mi piace fare. Per questo non andrò al Festival”.
Così Jannik Sinner.
Il campione altoatesino a cuore aperto nella conferenza stampa nella nuova sede della Federtennis a Roma dopo l’incontro di ieri all’interno di Palazzo Chigi con la premier Giorgia Meloni.
🔵#Sanremo2024💐Jannik #Sinner scioglie la riserva sull’invito di Amadeus: “Farò il tifo per il Festival, ma da casa. In quei giorni sarò già al lavoro ed è quello che mi piace fare, quindi non andrò. Il lavoro duro e le persone giuste intorno, sono la cosa più importante”. pic.twitter.com/aXHxWUAo8r
— Rai Radio1 (@Radio1Rai) January 31, 2024
“Sono felice ma resto un ragazzo umile come ero prima di Melbourne. Penso a giocare e a migliorarmi. E’ fondamentale la preparazione. Il fisico ora sta bene ma so che devo ancora migliorarlo, soprattutto la forza e la resistenza. Faremo un grande lavoro soprattutto in palestra. Me la prendo abbastanza tranquillamente, sono contento di condividere tante emozioni con tutti voi ma nell’altro senso non c’è solo un torneo, ne abbiamo tanti. Ci sono tante possibilità di far bene ma anche di far bene, dobbiamo essere pronti però si sente l’importanza e il calore della gente che mi piace, ma come ragazzo sono come due settimane fa, un ragazzo semplice”, ha detto Sinner.
“Zverev sarà un giocatore molto importante in questa stagione. Ha giocato molto bene in United Cup, ha vinto tante partite in Australia e sarà un avversario tosto da battere e sarà dura per me ma non vedo l’ora di affrontarlo”, ha dichiarato sulle prossime sfide.
“Perché non sono tornato a Sesto? C’è stato un incidente molto grave in questi giorni con alcune persone ferite gravemente e al momento ancora in ospedale. Non volevo andare ora con la coppa a festeggiare perché non era proprio il caso”, ha spiegato.
“Io nella mia testa ho sempre l’idea che con il lavoro duro e le persone giuste intorno a sè si può arrivare a vincere. Io penso solo a controllare tutto quello che posso e dare il massimo in quello senza mai mollare. Poi il resto è imprevedibile: a volte vinci quando stavi per perdere e viceversa. La pressione? Ora è tanta ma è anche un piacere. Una qualità che mi riconosco? Non è facile perché non ci sono segreti. E’ solo attraverso il lavoro che si riesce a centrare un risultato. La professionalità è una qualità. Io mi sveglio al mattino e la prima che penso è che oggi mi devo allenare”.
Una qualità?
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“Non è che sta andando tutto dritto, io però non ho paura. Io nella mia testa ho sempre una partita di tennis. Sto andando in campo tranquillo con la voglia di vincere e se il mio avversario in quel giorno è più forte di me gli darò la mano e tornerò ad allenarmi. Ci saranno momenti difficili da gestire ma di sicuro non ho paura”, ha confessato.
“I miei genitori sono stati speciali perché mi hanno inculcato questo concetto di dover lavorare e faticare per arrivare agli obiettivi. Loro hanno sempre lavorato e non hanno mai cambiato nulla neanche adesso. Mio padre ogni tanto mi ha seguito in un paio di tornei e sono stato contento di averlo visto sugli spalti”, ha raccontato riconoscente
“Io portabandiera? Io non ci penso ancora. Le Olimpiadi saranno un momento chiave della mia crescita e della mia carriera. Sono contento di capire e vivere un’Olimpiade perché lì ci saranno tutti gli atleti migliori al mondo e di sicuro mi aiuteranno a crescere. Sarà uno dei tornei più importanti dell’anno perché non ci sono in ogni stagione e non vedo l’ora di poter aiutare l’Italia a portare a casa quante più medaglie possibili”, ha aggiunto Sinner.
“I social non mi piacciono perché non sono la realtà. Vedi cose che non sono vere. Le serie tv che mi piacciono? Stavo guardando in Australia Animal Kingdom solo che qua in Italia non si vede e devo mettere la Vpn australiana per finirla. E’ illegale? Ah, allora ti dico che non è mia (ride, ndr.). Se mi piace leggere? Ci sono dei momenti in cui leggo tanto e altri in cui non riesco ma un libro dietro me lo porto sempre”, ha concluso.