La Squadra Mobile di Siracusa ha eseguito un’ordinanza agli arresti domiciliari del giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo aretuseo nei confronti del direttore del cimitero comunale di Siracusa Fabio Morabito e di Marco Fazzino, operaio all’interno del cimitero.
I reati contestati sono quelli di abuso d’ufficio, induzione indebita, falsità documentale e sottrazione di cadavere allo scopo di trarre un ingiusto profitto quantificato in oltre 60mila euro.
A far scattare le indagini una denuncia di una delle vittime che vive fuori città e che al rientro a Natale del 2019 si è accorta che la cappella di famiglia era stata occupata da altri defunti.
Nell’ambito delle indagini è stato accertato come “abusando della funzione svolta gli indagati inducessero i privati, spinti dal bisogno e dall’urgenza di dare sepoltura ai loro cari, a versare somme di denaro allo scopo di eludere le ‘lungaggini’ delle procedure di evidenza pubblica, finalizzate all’assegnazione legale dei loculi e delle cappelle”.
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