« Torna indietro

Sit-in 400 lavoratori Oda Catania rinviato a causa del maltempo al prossimo 5 dicembre

Il sit-in dei lavoratori dell’Opera Diocesana di Catania dovrebbe svolgersi il prossimo lunedì 5 novembre.

Pubblicato il 29 Novembre, 2022

Il sit-in dei lavoratori dell’Opera Diocesana di Catania, organizzato dalla segreteria della Cgil Funzione Pubblica del capoluogo etneo e previsto per la mattinata di oggi, è stato rinviato. La notizia è giunta a noi dalla segretaria del sindacato Concetta La Rosa, che ha spiegato come la scelta sia stata presa a causa del maltempo che ha colpito la provincia etnea nella prima parte della giornata di oggi. La stessa segretaria ci ha anche detto come il sit-in si svolgerà il prossimo lunedì 5 dicembre. Lo stato di agitazione dei lavoratori dell’Oda di Catania è stato motivato dal fatto che 400 di essi non ricevono lo stipendio dallo scorso mese di settembre.

La posizione dell’Oda espressa dal commissario Landi – si legge nella nota giunta a noi in redazione – suona come un’autoassoluzione, e persino come un autocompiacimento. È vero che l’Opera diocesana deve poter contare su uno sforzo massimo e comune, ma questo non può essere solo quello dei 400 lavoratori, per lo più monoreddito, che non ricevono lo stipendio da settembre”.

Il sindacato ha risposto alla nota stampa dell’Oda ricordando tutti i gravi disagi che stanno affrontando i lavoratori. Questi ultimi avevano già fissato una manifestazione per oggi, all‘ultimo minuto annullata per maltempo. La Rosa ha anche fatto appello all’Arcivescovo metropolita di Catania, Luigi Renna, auspicando “un confronto sereno per poter rassegnare le umane difficolta degli oltre 400 lavoratori, che continuano a dispiegare il loro impegno verso i più fragili, mentre loro stessi vivono situazioni complesse, non riuscendo neppure ad assicurare il mantenimento delle proprie famiglie”.

Nella nota di risposta all’Oda, la segretaria generale della Fp Cgil conferma che c’è di certo una grande verità nelle parole del commissario Landi, ed è quella che nei giorni scorsi i dipendenti hanno ricevuto un comunicato dove venivano informati che anche per questo mese le retribuzioni non sarebbero state pagate, perché obbligati a pagare una rata della rottamazione ter. E nei mesi precedenti, invece, si trattava di malfunzionamento informatico degli uffici Asp preposti al pagamento dei mandati. Come fa l’Oda a contemperare i diritti dei lavoratori se questi non vengono pagati?”.

La Rosa si chiede poi se nel piano di risanamento dell’Oda siano stati considerati i lavoratori con doppi turni, e lo sforzo del personale infermieristico sempre più esiguo a causa degli abbandoni dell’impiego da parte di alcuni lavoratori. Sulla vicenda del contratto di lavoro, La Rosa sottolinea che “quel contratto i lavoratori lo hanno bocciato eppure è stato modificato ugualmente. La Fp Cgil non ha firmato quel contratto perchè abbassa i salari e le tutele e non riconosce le professionalità. I soggetti che operano in convenzione-accreditamento con il sistema pubblico devono operare nel rispetto dei diritti dei lavoratori. È invece il contratto Aiop sanità privata che restituisce dignità e riconosce le professionalità per chi opera in queste strutture. Sul tema della rappresentanza sindacale i dati andrebbero aggiornati da parte degli uffici Oda, ed in ogni caso la modifica di un contratto di lavoro e/o il pagamento degli stipendi va ben oltre le considerazioni numeriche degli iscritti. Sono aspetti a valenza generale che riguardano tutti e noi lavoriamo guardando a tutti gli operatori, nessuno escluso. Se tutte queste cose appaiono secondarie alla dirigenza dell’ODA, le prospettive di dignità e rispetto per chi vi lavora, appaiono un miraggio e null’altro”. 

About Post Author