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“Situazione grave, ma non fuori controllo”. Oltre 34mila nuovi contagiati, 445 vittime

Pubblicato il 6 Novembre 2020

L’annuncio di ieri del Dg della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, non ha sollevato gli Italiani. 34505 sono i nuovi contagiati (su 220mila tamponi, con un aumento di 4mila unità di positivi a fronte dello stesso numero di prove) e le vittime giornaliere di questa ecatombe 445. “Non va bene” ha commentato l’esperto. I pazienti in terapia intensiva sono 2.391.

Un quadro così fosco, specie di morti, non lo avevamo dal 2 maggio. “La situazione è grave ma non è fuori controllo. Non è il momento dei contrasti ma della collaborazione. Non siamo nella situazione di marzo”.

“Dobbiamo avere però una strategia comune per raggiungere i nostri obiettivi e cioè raffreddare la curva dei contagi. Il monitoraggio permette di graduare misure di contrasto per ognuna delle Regioni. È un sistema assai elaborato che anticipa il rischio ed evita misure generalizzate, evita fin quando possibile il lockdown di tutto il Paese”. 

Per quanto riguarda le terapie intensive saremmo a posto. I territori, ha detto Arcuri, sono in condizione di attivare oltre 9mila posti, che diventeranno 11mila “il doppio dell’inizio dell’emergenza e il 5% in più della previsione di rafforzamento degli ospedali Covid”.

E poi è ritornato sui dati: “Abbiamo i primi effetti sui contagi, ma ancora largamente insufficienti. Oggi abbiamo 8 volte i contagiati in più di 4 settimane fa, nell’ultima settimana i contagiati sono cresciuti del 38%, in quella precedente del 64%, e in quella prima erano cresciuti del 107%”.​

“Sono arrivati attacchi oltre il limite”. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha intanto chiesto a tutti responsabilità: “Le scelte erano obbligate non si può ignorare la gravità della situazione”