Spaccio di droga, uffici sfasciati e animali maltrattati. Arrestati in due

Nel tardo pomeriggio di ieri sono stati arrestati, da parte degli agenti della sezione volanti della Questura di Lecce, nella flagranza di reato, due cittadini del Ghana di 39 e 33 anni, entrambi regolari in territorio nazionale: il 39enne per danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, il 33enne per detenzione ai fini di spaccio di hashish e marijuana. Entrambi, oltre ad essere arrestati, sono stati anche denunciati per furto di energia elettrica in concorso e maltrattamento di animali. Tutto è iniziato in mattinata quando il personale del Cup della Asl di viale Don Minzoni a Lecce aveva deciso di chiamare gli agenti della Polizia: il 39enne ghanese, dopo aver preteso il rilascio immediato della sua tessera sanitaria, aveva tirato un pugno sul vetro davanti all’operatore mandandolo in frantumi. Prima di rendersi responsabile del danneggiamento il 39enne aveva creato non poco scompiglio all’interno del Cup anche con gli altri utenti in attesa del loro turno e soprattutto con una donna, strattonata, dopo averla minacciata. A quel punto l’uomo se ne era andato. Giunto sul posto, il personale era riuscito a immobilizzare, con non poca fatica, il cittadino straniero che poco prima aveva aggredito la guardia giurata. In Questura l’uomo è stato riconosciuto: era il ghanese 39enne che, poco prima, si era reso responsabile del danneggiamento aggravato presso gli uffici ASL. Durante la perquisizione domiciliare gli agenti hanno trovato un 33enne (uno dei due arrestati), connazionale e convivente all’interno dell’abitazione, già conosciuto alla Forze di Polizia.

Tutto il materiale sequestrato ai due arrestati

All’interno nel giardino, su un carrello in acciaio c’era uno zainetto in stoffa di colore verde, con all’interno due confezioni contenenti hashish per un totale di 178,50 grammi e due sacchetti in cellophane trasparente contenente marijuana da 118,20 grammi. Inoltre nella camera da letto, all’interno di un armadio, c’erano diversi telefoni cellulari smartphone, di vecchia generazione non geolocalizzabili, e in cucina un bilancino di precisione e quattro sacchetti contenenti a loro volta delle bustine in cellophane per il confezionamento. Il 33enne aveva in tasca la somma di 200 euro suddivise in banconote di vario taglio. Tutto il materiale rinvenuto, in possesso dei due arrestati, è stato sottoposto a sequestro. Durante la perquisizione si appurava, inoltre, che il sistema elettrico era stato sabotato e il contatore rimosso dalla sua sede creando un allaccio abusivo. Il personale dell’Enel ha accertato che l’allaccio era stato rescisso per morosità nel 2018. Nel giardino c’era anche la presenza di vari animali tenuti tra feci e sporcizia varia, tra cui: 5 conigli di piccola taglia, 7 galline, 4 gattini ed un cane rinchiuso in una vecchia cucina in metallo ceramizzato e collocato nello spazio in cui viene posta normalmente la bombola del gas. Tutti gli animali, su disposizione del veterinario dell’ASL di Lecce, giunto sul posto, accertato lo stato di degrado in cui vivevano sono stato prelevati e sottoposti a sequestro.