Ancora spari a Casal di Principe. Quattro colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi ieri contro “Casa Don Diana”, bene confiscato alla camorra e restituito alle cittadine e ai cittadini casalesi grazie all’impegno quotidiana delle donne e degli uomini del Comitato don Peppe Diana.
“Da anni il Comitato si batte per affermare quanto Casal di Principe si sia trasformata in un luogo di Resistenza e lotta alla violenza e alla camorra. Un percorso fatto di bellezza e riscatto, che prova a restituire dignità a un territorio e a un popolo troppo spesso condannati e umiliati da semplificazioni e narrazioni stigmatizzanti”.
Una vicenda grave, che racconta di come sia difficile operare in certe realtà, nonostante la forza e l’insistenza a far da compagne alle azioni che si mettono in campo nel quotidiano-
Ma nonostante tutto questo dal Comitato fanno sapere: “Vogliamo essere chiari: gli spari non ci fermeranno”.
“Non ci fermeranno perché c’è ancora tanto da fare per spazzare via la camorra da queste terre. Non ci fermeranno perché i beni confiscati sono beni di tutte e tutti e il “noi” costruito in questi anni è più forte di qualsiasi sparo”.
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