Sport invernali. Pierluigi Iannarelli, segretario del circolo di Sinistra italiana, scrive in una nota: “Ci sono persone e famiglie che vivono di montagna, che in inverno soprattutto mettono da parte quanto possibile per affrontare l’annata. Non permettere la riapertura degli impianti il prossimo 15 febbraio, causa probabile zona arancione per l’intera Regione Abruzzo, potrebbe essere fatale per molti, per tutto l’indotto che ruota intorno agli sport invernali. Circostanza vuole che le zone interne della Regione dove è possibile svolgere queste attività non sono interessate dal picco di contagi. Ritengo che i protocolli previsti siano più che sufficienti a salvaguardare la sicurezza di tutti, a differenza di quanto è stato fatto nel periodo estivo. Zone arancioni o rosse a livello provinciale o comunale al momento, come anche in passato, possono e potevano essere la soluzione. La Regione Abruzzo si faccia portatrice di un piano particolareggiato dinanzi al Ministero della Salute. Nonostante siamo per un turismo diverso che guarda al futuro, un futuro dove non c’è posto per nuovi impianti, è chiaro che quello che c’è deve funzionare e chi ci lavora, direttamente o indirettamente, deve essere messo in condizione di vivere. Ripeto, ne va della serenità e dignità di tantissime famiglie”.
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