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Strage a New Orleans: almeno 15 vittime, possibili legami con l’esplosione di una Tesla a Las Vegas

Pubblicato il 2 Gennaio 2025

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha confermato che Shamsud-Din Bahar Jabbar, identificato come il responsabile dell’attacco avvenuto ieri nel centro di New Orleans e che ha causato almeno 15 vittime secondo l’ultimo bilancio ufficiale, era “un cittadino statunitense, aveva servito nell’esercito americano e fatto parte della riserva fino a pochi anni fa. Prima dell’attacco aveva pubblicato video sui social in cui dichiarava l’intenzione di uccidere”.

Da Camp David, Biden ha inoltre dichiarato che l’autore della strage era influenzato dall’ideologia dell’Isis e che le indagini continueranno per verificare eventuali legami o complici. Ha anche sottolineato che le autorità stanno valutando un possibile collegamento tra l’attacco con un pick-up a New Orleans e l’esplosione di un Tesla Cybertruck avvenuta davanti al Trump Hotel di Las Vegas, che ha provocato la morte di una persona.

Elon Musk ha rilanciato questa ipotesi sulla piattaforma X.

“Il Cybertruck esploso e il F-150 utilizzato nell’attentato suicida di New Orleans sono stati entrambi noleggiati tramite Turo, un’app per il noleggio di veicoli. Potrebbero essere in qualche modo connessi”, ha scritto Musk. Il caso del Tesla Cybertruck esploso a Las Vegas è attualmente investigato come un possibile atto terroristico. Sebbene il collegamento con l’app Turo sia stato evidenziato dal New York Post, il tabloid ha riferito che gli investigatori non hanno trovato prove concrete di una relazione tra i due eventi.

Un video registrato da telecamere di sorveglianza nel quartiere francese di New Orleans ha riacceso i sospetti sull’eventuale presenza di complici. Il filmato mostra tre uomini e una donna mentre collocano uno dei vari ordigni esplosivi improvvisati trovati nella zona, simili a quelli scoperti all’interno del pick-up utilizzato dall’attentatore.

Gli ordigni artigianali rinvenuti nel veicolo, noti come “pipe bomb”, erano nascosti in frigoriferi e predisposti per essere detonati a distanza. Tra gli oggetti recuperati all’interno del pick-up è stato trovato anche un telecomando.