Si è conclusa nel peggiore dei modi la strage avvenuta a Licata per mano di Angelo Tardino, 48 anni, che ha sparato al fratello Diego, alla cognata Alexandra e ai due figli della coppia, Alessia e Vincenzo, ancora di minore età.
L’uomo infatti, dopo essere stato in coma irreversibile all’ospedale S.Elia di Caltanissetta, dove era giunto dopo essersi sparato mentre era al telefono con i Carabinieri che cercavano di convincerlo a costituirsi.
Secondo quanto riferito a noi proprio dal nosocomio nisseno il suo cuore ha cessato di battere intorno alle 13,30 e il primario del Reparto di Rianimazione aveva già giudicato le lesioni che aveva riportato gravissime e in compatibili con la vita.
Adesso sul luogo del delitto sono presenti il medico legale e il Pubblico Ministero Paola Vetro, che indagano sulla vicenda assieme al Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio.
Immagine di repertorio
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