Oro azzurro. Con un attacco inarrestabile che lo ha portato alla rimonta e alla vittoria nel terzo round, Vito Dell’Aquila con la luce degli occhi ha battuto per 12-16 l’avversario tunisino Mohamed Khalil Jendoubi, che dato il contenuto vantaggio iniziale non ha demeritato. Il ventenne pugliese si è battuto con attenzione, con perizia fino a prevalere. Un calcio dopo l’altro si gioca con concentrazione una guerra dei nervi, traendo giovamento dalle pause.
Si tratta di uno sport che a buon diritto è considerato come disciplina olimpica, data l’importanza del tocco sul corpetto, che deve essere ben mirato per dare punteggio e l’attenzione all’incolumità dei contendenti. Prima che con il fisico, si brilla con la mente. Auguriamo una pioggia di medaglie agli Azzurri, questa rifulge in tutto il suo splendore.
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