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Si riaccende il fronte nello Stretto di Taiwan: “Gli Usa avranno conseguenze insostenibili”

Pubblicato il 27 Aprile, 2022

Lo Stretto di Taiwan torna a riaccendere le tensioni tra Cina e Stati Uniti a causa del transito nelle sue acque registrato martedì da parte del cacciatorpediniere Uss Sampson: per gli Usa è un’operazione di routine, per Pechino è una provocazione.

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L’iniziativa dimostra “l’impegno per un Indo-Pacifico aperto e libero e gli Stati Uniti continueranno a volare, navigare e operare ovunque il diritto internazionale lo permetta”, ha chiarito in una nota la Settima Flotta Usa di base a Yokosuka, in Giappone, affidandosi a una formula ben rodata.

La Cina, però, mette in guardia gli Stati Uniti: il processo di “riunificazione” di Taiwan “con la madrepatria non potrà essere fermato” e che il sostegno all’isola porterà solo “conseguenze insopportabili” per Washington.

E’ l’avvertimento indirizzato dal portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin sia a Washington sia a Taipei, all’indomani delle dichiarazioni del segretario di Stato americano Antony Blinken sulla determinazione degli Stati Uniti a garantire che l’isola abbia “tutti i mezzi necessari per difendersi contro ogni potenziale aggressione, inclusa l’azione unilaterale dalla Cina”.

Pechino, ha aggiunto il portavoce nel briefing quotidiano, esprime “forte insoddisfazione e ferma opposizione” alle parole di Blinken.

“I leader statunitensi hanno ripetutamente affermato di non sostenere l’indipendenza di Taiwan, ma continuano a vendere armi e a condurre scambi ufficiali. Gli Stati Uniti non dovrebbero sottovalutare la determinazione di 1,4 miliardi di cinesi nella difesa della sovranità nazionale e dell’integrità territoriale. Il tradimento non solo spingerà Taiwan in una situazione pericolosa, ma porterà anche conseguenze insostenibili per gli Stati Uniti”, ha concluso Wang.

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