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L’allarme del Times: “Putin prepara un test nucleare ai confini dell’Ucraina”

Pubblicato il 4 Ottobre, 2022

Putin starebbe preparando le sue forze armate per compiere un test nucleare ai confini dell’Ucraina.

E’ l’allarme lanciato dal Times, che cita un’informativa inviata dalla Nato agli Stati membri.

Si tratta di un rapporto dell’intelligence in cui si avverte di possibili azioni di Mosca fra cui quella di testare il drone sottomarino Poseidon equipaggiato con una testata atomica.

Secondo altre fonti, un treno militare russo della divisione nucleare sarebbe partito in direzione dell’Ucraina: l’unità è responsabile delle munizioni nucleari, del loro stoccaggio e manutenzione stando all’analista basato in Polonia Konrad Muzyka.

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Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che la Russia non vuole “prendere parte” alla “retorica nucleare” dei “media e dei politici occidentali”.

“Nei media occidentali, i politici occidentali, i capi di Stato ora hanno molti esercizi di retorica nucleare. Non vogliamo prendere parte a questo”, ha detto Peskov, citato dalla Tass, commentando la notizia del Times che, citando un’informativa inviata dalla Nato agli Stati membri, sostiene che Vladimir Putin potrebbe in teoria preparare le sue forze armate per compiere un test nucleare ai confini dell’Ucraina. 

Ma in un’intervista alla CBS il direttore della Cia Bill Burns ha dichiarato che “Il presidente russo Vladimir Putin può essere abbastanza pericoloso e sconsiderato se viene messo alle strette”.

Putin deve “essere preoccupato, non solo di ciò che sta accadendo sul campo di battaglia in Ucraina ma anche di ciò che sta accadendo a casa e a livello internazionale”, ha sottolineato ancora Burns aggiungendo che, nonostante la promessa della Cina a febbraio di “un’amicizia senza limiti”, Pechino ha rifiutato di offrire supporto militare.

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha ratificato la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale del 30 settembre in cui si afferma l’impossibilità di negoziare con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e la necessità di rafforzare la capacità di difesa dell’Ucraina.

Tenendo conto dei risultati della riunione si è “affermata l’impossibilità di intrattenere negoziati con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin”. Lo riporta Ukrainska Pravda. 

“Siamo obbligati a fermarci e a riorganizzarci per creare nuove attrezzature e per esercitare le nuove reclute. E questo richiederà del tempo”. Lo ha detto Dmitry Sablin, vicepresidente del Comitato di difesa, parlando al primo canale della tv russa in merito alla guerra in Ucraina. “Sono convinto che anche nel territorio dell’Ucraina le persone saranno dalla nostra parte”, ha concluso.

La bandiera ucraina è stata issata dalle forze di Kiev nel villaggio di Davydiv Brid, nella regione di Kherson. Lo ha riferito su Facebook il deputato Roman Lozynskyi, che presta servizio nelle forze di difesa di Kiev. Davydiv Brid è stata “violentata dall’occupazione russa. Diventerà una delle perle dei nostri viaggi attraverso il sud dell’Ucraina dopo la vittoria. Incontriamoci sul fiume Inhulec!”, ha scritto.

L’avanzata della controffensiva ucraina nel sud sta proseguendo con la riconquista di diverse località, dopo che ieri la Difesa di Mosca ha ammesso lo sfondamento delle sue linee di difesa a Kherson.

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