Pubblicato il 6 Luglio 2020
Torna a Messina “Il Cortile – Teatro Festival”: quarta edizione con 5 spettacoli e 3 performance dal 13 luglio al 6 agosto. «Il teatro non si può fermare!»: con questo motto e nonostante le difficoltà, si rinnova l’appuntamento, con la direzione artistica di Roberto Zorn Bonaventura e la collaborazione di Giuseppe Giamboi, nello spazio interno, ma all’aperto, del settecentesco Palazzo Calapaj – D’Alcontres. Saranno in scena, tra gli altri, Michele Sinisi, Angelo Campolo e la coppia Carullo-Minasi.
“Il Cortile – Teatro Festival” è organizzato dall’associazione “Il Castello di Sancio Panza” e prende il nome dal suo insolito palcoscenico, in uno spazio suggestivo, in strada San Giacomo, accanto al Duomo.
Una manifestazione che è stata definita “un avvenimento magico in un luogo d’incanto, sospeso fra fantasia e realtà” poteva fermarsi dopo la drammatica esperienza del Covid-19? “Impossibile”, sostengono gli organizzatori. «Con tutte le restrizioni possibili e immaginabili, ci siamo – dichiara Roberto Zorn Bonaventura, direttore artistico con la collaborazione di Giuseppe Giamboi – anche quest’anno perché crediamo fermamente nella necessità e nella caparbietà di fare teatro. Lo facciamo unendo le forze con chi fa questo mestiere, con chi ha scelto di vivere di teatro, con associazioni e compagnie e con il sostegno di Latitudini, la rete di drammaturgia siciliana. Vedrete artisti che non si arrendono o scappano davanti alla crisi, ma ci vanno incontro con tutto il coraggio e con tutta l’arte che possono».
Anzi, nonostante la necessaria riduzione dei già pochi posti disponibili (“che rende l’avventura, priva di appoggi pubblici, economicamente pericolosa”, tengono a sottolineare gli organizzatori), si è rilanciato aggiungendo ai cinque canonici spettacoli anche tre performance “site-specific”, cioè create proprio per il luogo che le ospiterà. Tutto dal 13 luglio al 6 agosto.
Di rilievo il primo spettacolo, che vedrà in scena un attore-autore-regista famoso qual è Michele Sinisi, protagonista di una sua personalissima versione di “Amleto”: il testo scespiriano è smontato e reintrodotto in scena attraverso un soliloquio che rende chiaro lo svolgersi della storia sino alla morte.
«E quindi – aggiunge Bonaventura – oltre che a Sinisi, grazie a Giuseppe Provinzano che porterà per la prima volta a Messina “Ferrazzano” (20 luglio), ad Auretta Sterrantino che per il Cortile realizzerà il suo nuovo spettacolo “Cenere” (27 luglio), ad Angelo Campolo che partirà dal nostro festival per intraprendere la lunga tournée di “Stay Hungry” (30 luglio, nella foto in copertina), e grazie ancora a Carullo-Minasi che riproporranno “Due passi sono” (4 agosto), in questo momento più attuale che mai». Le performance vedranno protagonisti Simone Corso (“Nor (live) – Un fotodramma”, 16 luglio), Vincio Siracusano (“Theremani”, 22 luglio) e Gaia Gemelli (“Defragmento”, 6 agosto).
Ancora una volta un programma di alto livello, le cui difficoltà economiche risultano accentuate dal distanziamento e dai protocolli, che rischiano di penalizzare la ripresa degli spettacoli teatrali. «Si tratta, come sempre, di uno sforzo tutto privato – conclude il direttore artistico Bonaventura – messo insieme tra molti sacrifici, con il sostegno di Latitudini e l’aiuto e la comprensione delle compagnie ospiti. Ma ogni festival è un atto rivoluzionario, come dice il manifesto di Arcipelago – la rete dei festival siciliani – e noi ci crediamo. Grazie al pubblico che vorrà aiutarci con la sua partecipazione e, infine grazie a noi, che ci crediamo ancora, perché siamo sempre convinti che esistano altri mondi, superiori».