Pubblicato il 2 Luglio 2021
Sale a quattordici il numero degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sul tragico incidente della funivia Stresa – Mottarone dello scorso 23 maggio. Quattordici, triste coincidenza, come il numero delle vittime dello schianto della cabina (unico sopravvissuto il piccolo Eitan).
Nella richiesta di incidente probatorio, firmata dal procuratore di Verbania Olimpia Bossi e dal pm Laura Carrera, figurano due società, Ferrovie del Mottarone e Leitner, che si occupava della manutenzione dell’impianto.
Tra le persone indagate si trovano i tre fermati e poi scarcerati nei giorni successivi all’incidente (il gestore della funivia Luigi Nerini, il direttore d’esercizio Enrico Perocchio e il capo servizio Gabriele Tadini) a cui si aggiungono ora altri 9 nomi. Tra questi i “pezzi grossi” della Leitner: Anton Seeber, presidente del Consiglio d’amministrazione, Martin Leitner, consigliere delegato, Peter Rabanser, dirigente responsabile del Customer Service, delegato per l’ambiente e la sicurezza relativa agli impianti a fune.
Tra i nuovi indagati figura anche Rino Fanetti, dipendente Leitner, che ha eseguito la testa fusa della fune traente superiore della cabina poi precipitata al suolo.
Ai reati contestati agli indagati (rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, aggravata dal disastro, e un reato di falso contestato al solo Tadini) si aggiunge inoltre ora quello di attentato alla sicurezza dei trasporti.
Leggi anche: OZZANO MONFERRATO (AL), AGGREDISCE I CARABINIERI: DENUNCIATO 63ENNE COMASCO