Truffa alle assicurazioni. Sequestrati 210mila euro e arrestato avvocato

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In data odierna i Carabinieri della Stazione di Maddaloni hanno dato esecuzione ad una ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari e della misura cautelare reale del sequestro preventivo della somma di 210.000 euro, emessa dal GIP del Tribunale di SMCV – su richiesta conforme del PM – nei confronti di L. R. (avvocato), accusato dei reati di falso in atto pubblico, per induzione, e di truffa.

Le indagini

Le indagini hanno preso avvio nel 2019, a seguito della segnalazione ricevuta da un Notaio di Maddaloni, il quale denunciava di aver appreso della falsità di una procura speciale (dallo stesso autenticata), apparentemente rilasciata in favore dell’indagato da un soggetto in realtà risultato deceduto nel 2013, in vista del successivo incasso di una somma di denaro liquidata da una Compagnia assicurativa, a seguito di un presunto sinistro stradale.

Alla segnalazione del pubblico ufficiale, faceva seguito la presentazione di un’ulteriore denuncia da parte di un secondo Notaio di Maddaloni.

Risarcimento danni

Il PM disponeva dettagliati accertamenti volti a verificare se, a seguito del rilascio al legale delle procure autenticate dai denuncianti Notai (previa induzione al falso ideologico di questi ultimi), fossero state effettivamente liquidate in suo favore somme di denaro, a titolo di risarcimento danni da sinistri stradali.

Al contempo, il PM delegava l’accertamento dell’eventuale falsità dei documenti di identità, allegati alle procure speciali di volta in volta rilasciate in favore del L. R., esibiti ai notai roganti.

Falsi sinistri stradali

Gli esiti delle indagini hanno dimostrato in maniera inequivocabile che il L. R., in un arco temporale ricompreso tra il 2016 e il 2019, si sia reso responsabile di una pluralità di reati in contestazione, inducendo – nella sua qualità di avvocato – i Notai denuncianti ad autenticare almeno 60 procure speciali falsamente rilasciate in suo favore da soggetti in realtà deceduti o del tutto inconsapevoli, giungendo così ad incassare una somma di denaro dell’importo complessivo di 210.000 euro circa (somme di volta in volta liquidate dalle Compagnie Assicurative con riferimento a falsi sinistri stradali), dimostrando con i suoi reiterati comportamenti una particolare disinvoltura e spregiudicatezza.

Dalla truffa all’arresto

Di qui, all’esito di una intensa attività di indagine, su richiesta del PM, il GIP del Tribunale di SMCV disponeva l’applicazione nei confronti dell’indagato della misura cautelare degli arresti domiciliari, con contestuale sequestro preventivo del prodotto/provento dei delitti, quantificati nella somma complessiva di Euro 210.375,86, ricercati durante le perquisizioni.

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Giovanna Giaquinto

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