L’Italia resta chiusa fino a maggio e da lunedì più di metà del Paese sarà in zona rossa, con Calabria, Toscana e Valle d’Aosta che si vanno ad aggiungere alle 7 regioni e alla provincia autonoma di Trento, in cui sono già in vigore le restrizioni più dure, mentre il Lazio torna in arancione. Fino al 30 aprile, niente spostamenti tra le regioni, saracinesche ancora abbassate per bar e ristoranti, riapertura di palestre, piscine, cinema e teatri a data da destinarsi, zona gialla cancellata fino alla fine del mese. Scende il valore dell’Rt nazionale, che passerebbe dallo 1.16 della scorsa settimana a 1.08. “Le misure adottate finora ci hanno dato un primissimo segnale di rallentamento, ma la situazione è ancora delicata”, dice il ministro della Salute Roberto Speranza. La scelta di prolungare la stretta ancora per un altro mese è stata condivisa nella cabina di regia, ma ha provocato comunque tensioni nella maggioranza. Le ordinanze del Ministro della Salute, Roberto Speranza, elaborate sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, andranno in vigore a partire da lunedi 29 marzo. La Regione Lazio passa in area arancione a scadenza della vigente ordinanza, ovvero da martedì 30 marzo. Il Veneto rimane in zona rossa. (fonte: Ansa)
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