Pubblicato il 18 Novembre, 2022
Lo riferiscono i media americani.
Contemporaneamente tanti utenti di Twitter hanno iniziato a postare messaggi di addio alla rete sociale, con l’hashtag #RIPTwitter, #TwitterDown, per migrare su altre piattaforme come Mastodon e Myspace.
In una email il patron di Tesla aveva spiegato che solo con una “performance eccezionale” sarà possibile creare una Twitter 2.0.
Ai dipendenti Musk aveva chiesto di registrare formalmente il loro desiderio di partecipare alla nuova Twitter tramite un link.
L’ultimatum è arrivato dopo che Musk ha già dimezzato i dipendenti di Twitter e strappato loro il telelavoro.
Come noto l’imprenditore è uno stacanovista che, da lui stesso ammesso, da quando ha acquistato Twitter lavora ancora di più.
“Dieci… nove…”. Un countdown verso il licenziamento da Twitter. Matt Miller ha lavorato per quasi 10 anni nel social ora di proprietà di Musk, ed è uno dei dipendenti che dice addio alla compagnia. Con un video, ovviamente su Twitter, documenta gli ultimi secondi della sua avventura professionale.
It’s been a ride pic.twitter.com/0VDf5hn2UA
— Matt Miller (@brainiaq2000) November 17, 2022
Intanto, nella notte sono state osservate proteste nel quartier generale di Twitter a San Francisco.
L’attivista Alan Marling si è appostato fuori dalla sede e ha iniziato a proiettare scritte sui muri tra cui “Questa è la prova che Musk è un idiota”, oppure “Stop Toxic Twitter” o ancor “Free Hate Speech”.