Si torna a parlare dell’omicidio avvenuto lo scorso 1 febbraio 2022 a Raffadali, nel quale perse la vita il 24enne Vincenzo Gabriele Rampello. A sparargli 14 colpi di pistola fu il padre, Gaetano Rampello, 59enne poliziotto agrigentino in servizio a Catania. Per lui il sostituto procuratore Elenia Manno ha avanzato la richiesta di condanna a 24 anni di reclusione, in quanto secondo l’accusa non si tratterebbe di omicidio causato da raptus di follia, bensì premeditato.
A scatenare comunque l’ira del 59enne furono i dissidi familiari, che i problemi psichiatrici del giovane non facevano altro che alimentare con pressanti richieste di denaro al padre. Il pubblico ministero durante la requisitoria ha sottolineato come l’uomo avesse subito le vessazioni del giovane e come sia stato l’unico a tentare di aiutarlo.
L’omicidio in piazza Progresso a Raffadali è avvenuto dopo che il ragazzo aveva strattonato il padre per costringerlo e dargli i soldi, previo appuntamento preso tra i due. Al momento dell’arrivo dei Carabinieri del Nucleo Operativo dopo l’omicidio Rampello disse a loro giustificandosi anche con le vessazioni subite: “Per favore, consegnate il mio distintivo e la mia pistola al Questore. So di aver commesso un atto di grande disvalore sociale. Sono pronto a raccontarvi tutto”.
Intanto per martedì 31 gennaio si attende l’arringa difensiva dell’avvocato Daniela Posante, alla quale farà seguito la sentenza nei confronti di Rampello.
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