Che aggiunge: “Questa guerra si accanisce su civili innocenti. Strappa le gambe a bambini, brucia le carni a persone colpite nel mucchio. Rispettare questo dolore significa riconoscere la colpa dei crimini commessi dalla Russia, e non spostare lo sguardo altrove facendosi cassa di risonanza della bassa propaganda di Mosca”.
Ma quella dello scrittore, che è pure giornalista, è una clamorosa gaffe.
“Roberto Saviano ha pubblicato oggi un tweet, allegando una foto di un bambino mutilato, facendo passare il messaggio che fosse una vittima di questi giorni di guerra in Ucraina”, scrive la redazione di La Fionda su Telegram.
“Il bambino, il cui nome è Mykola Nyzhnykovskyi, è rimasto ferito nel 2015 a causa di un ordigno inesploso in un campo utilizzato per l’addestramento militare nell’Ucraina orientale, il fratello di Mykola, Danyo, ha perso la vita nello stesso incidente”, si dettaglia.
“È Saviano che dovrebbe portare rispetto alle vittime della guerra che è iniziata nel 2014 e che ha causato 14.000 vittime in questi 8 lunghi anni e non strumentalizzare la vita di un bambino per la sua visibilità“, è la chiosa finale.
Saviano ha condiviso il post pubblicato su Instagram da Ukrainabezcenzury. Questo.
Il post è stato pubblicato due giorni fa e recita “Ospedale pediatrico nella regione di Zaporozhye. Dormire in una corsa infernale”.
Ma, in effetti, lo sfortunato bambino non è una delle vittime del conflitto in corso. Quindi, Saviano caduto nella trappila delle fake, della guerra combattuta anche mediaticamente, tramite notizie utilizzate ad arte per suscitare gli stimoli desiderati nell’opinione pubblica.
Mykola Nyzhnykovskyi, il ragazzo di 11 anni che ha perso gambe e un braccio a Volodarsk, vicino alla linea del cessate il fuoco nell’Ucraina orientale, nel 2016 si è recato dallo Shriners Children’s Hospital di Montreal per incontrare il primo ministro Justin Trudeau: qui una delle fonti.
Il 24 agosto del 2015, Mykola e suo fratello Danyo stavano giocando con altri due amici in un campo vicino a casa loro. I ragazzi hanno visto un oggetto che ha stuzzicato la loro curiosità. Purtroppo era una granata inesplosa. Pensando che l’oggetto fosse un giocattolo, Mykola lo ha raccolto. La granata è esplosa, uccidendo subito il fratello e lasciando Mykola moribondo a terra senza più tre arti, gravi ferite al viso, ai denti, agli occhi e ad altre parti del corpo.
Le ferite al viso di Mykola sono state poi curate da medici canadesi in un ospedale di Kiev. Il team medico canadese era guidato dal dottor Oleh Antonyshyn del Sunnybrook Hospital di Toronto. Quella squadra di volontari canadesi faceva parte della missione medica della Fondazione Canada-Ucraina (CUF) in Ucraina.
Il Cuf, infine, ha organizzato l’ulteriore trattamento che adesso permette a Mykola una rinascita. In Canada, nello Shriners Children’s Hospital di Montreal, gli sono state donate e impiantate le protesi.
Dalila Di Lazzaro, le tragedie, gli aneddoti. L'ex modella e attrice commuove ancora col racconto…
Nell'anniversario uccisione Pio La Torre, presente Landini
Agipro news segnala una vincita da 9mila euro a Terracina e due da 5mila euro…
Ancora sangue sul posto di lavoro. Un'altra tragedia che allunga l'angosciante elenco delle vittime. Questa…
Il 7 maggio all'ateneo sul tema 'Sogni e illusioni di libertà'
Nel corso dei servizi di controllo del territorio, gli agenti delle Volanti della Questura di…