UGL Metalmeccanici: ‘24 ore di sciopero a tutela dei lavoratori ex Ilva’

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Sono trascorsi quasi quattro anni dall’accordo ministeriale, siglato il 6 settembre 2018, e che avrebbe dovuto segnare il rilancio del polo siderurgico di Taranto.

Attraverso l’acquisizione dei rami d’azienda della ex Ilva in amministrazione straordinaria da parte della Holding AM InvestCo (comprese le centrali termoelettriche che soddisfano il fabbisogno energetico dello stabilimento), quello che un tempo rappresentava il primo polo europeo e quarto al mondo avrebbe dovuto trarne importanti benefici. Il prezzo da pagare nell’immediato, secondo l’accordo, sarebbe stata la riduzione dell’organico di tutto il gruppo Ilva di oltre 2000 lavoratori considerati in esubero (attualmente ancora in forza all’Amministrazione Straordinaria), ma con la promessa di reintegro entro il 2025. Questa parte dell’intesa non è riconosciuta dalla Holding AM InvestCo.

Dal 2018 in poi si è assistito esclusivamente a un caos politico con inevitabili ripercussioni in ambito sociale e occupazionale. Tra le conseguenze più evidenti ben 12 richieste di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, ciascuna per 13 settimane per un totale di oltre 2 anni e mezzo. A queste si è poi aggiunta la Cigo dovuta al Covid-19. Il tutto senza ricercare alcun accordo con le OO.SS. L’ultima richiesta di avvio di ammortizzatori sociali è datata 28 marzo 2022 e interesserà 2500 lavoratori.

L’ingresso di Invitalia in società non ha portato ad alcun cambio di passo, anzi l’agenzia non ha mai partecipato agli incontri, tranne che il 13 dicembre 2021 al Mise In quel caso condivise con ArcelorMittal l’idea che il nuovo piano di rilancio del polo siderurgico sarebbe stato possibile non prima di 10 anni. A condizione che si fosse intrapreso un serio processo di transizione ecologica, peraltro possibile soltanto una volta dissequestrati gli impianti.

I lavoratori dell’ex Ilva, delle sue partecipate e dell’intero indotto, vivono una situazione di precariato che sta durando da troppo tempo. Il totale disinteresse della politica, del governo nazionale e la mancanza di linee chiare, pertanto, hanno indotto UGL Metalmeccanici ad avviare azioni di mobilitazione unitamente alle altre OO.SS., che si concretizzeranno con una giornata di sciopero per giovedì 6 maggio 2022 dalla durata di 24 ore, con inizio dalle ore 7 del 6 maggio e termine alle 7 del 7 maggio 2022, che coinvolgerà i lavoratori diretti, i lavoratori di Ilva in AS e le aziende dell’indotto.

Purtroppo, riteniamo non ci sia più il tempo per attendere le risposte, perciò UGLM metterà in campo tutti gli strumenti per ottenere l’impegno concreto, da parte delle istituzioni, per risolvere definitivamente una delle vertenze peggio gestite nella storia delle relazioni industriali e del lavoro in Italia.

Confidiamo nella partecipazione attiva di tutti i lavoratori, di ciascun livello, mansione e grado perché il problema Ecx Ilva riguarda tutti e l’intera nostra città. (Segreteria Provinciale – UGL Metalmeccanici Taranto)

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Dante Sebastio

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