Un bando per il Centro direzionale di Palermo

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Un bando per il Centro direzionale della Regione Siciliana a Palermo. La Regione Siciliana ha firmato un accordo con gli Architetti e viene lanciato il concorso per la progettazione del nuovo Centro. Una struttura che ospiterà tutti gli uffici centrali dell’amministrazione regionale, per un investimento complessivo di circa 425 milioni di euro, di cui 270 per l’esecuzione dei lavori. Nella mattina del 30 giugno, nella sede del dipartimento regionale Tecnico, si è firmato un Protocollo di intesa tra lo stesso dipartimento, il Consiglio nazionale degli architetti (Cnappc) e l’Ordine degli architetti di Palermo, grazie al quale, nei prossimi giorni, sarà pubblicato il bando, in primo piano sulla piattaforma del Consiglio nazionale degli architetti. “Si tratta del secondo concorso di progettazione lanciato dalla Regione Siciliana, dopo il bando pubblicato a gennaio per la nuova Cittadella giudiziaria di Catania”, ricordano dalla Regione.

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«Un altro passo avanti – commenta il governatore Nello Musumeci – sulla strada della realizzazione del Centro direzionale di Palermo. Prende sempre più corpo, infatti, quella che può essere definita una vera e propria sfida del mio governo, visti i tentativi del passato, sempre andati a vuoto, per accorpare tutte le attività della Regione in un unico sito. L’obiettivo principale è quello di rendere un servizio ottimale alla collettività, sia dal punto di vista del comfort che della logistica», comunica la presidenza della Regione.

Il concorso per il nuovo Centro direzionale sarà “del tipo a due gradi e sarà finalizzato all’acquisizione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’opera. Il Centro sorgerà su via Ugo La Malfa, nell’area attualmente occupata dai vecchi uffici dell’Ente minerario siciliano. Al vincitore del concorso, previo reperimento delle risorse, saranno affidate anche le fasi successive della progettazione, sino al livello esecutivo”, si legge nel comunicato.

«In seguito alle direttive congiunte emanate dagli assessori Marco Falcone e Gaetano Armao – afferma il dirigente generale del dipartimento Tecnico Salvatore Lizzio – le attività amministrative della Regione Siciliana, che sono attualmente dislocate in svariate sedi in locazione sparse su tutto il territorio urbano, verranno accorpate. La scelta del presidente Musumeci di puntare a un unico luogo, dove centralizzare tutte le funzioni pubbliche, garantirà una maggiore efficienza dei servizi resi al cittadino. Oltre a promuovere, grazie al potenziamento dei trasporti cittadini su ferro, la diminuzione sostanziale del traffico e una conseguente riduzione dell’inquinamento. Il ricorso alle procedure concorsuali, voluto dal governo della Regione, garantisce trasparenza e massima concorrenza e stimola la partecipazione di professionisti di talento e di chiara fama, rilanciando la centralità del progetto nei processi di trasformazione del territorio».

«Nel corso del mandato corrente – dice il vicepresidente del Cnappc, Rino La Mendola – stiamo promuovendo sul territorio italiano la diffusione del concorso di progettazione a due gradi, quale strumento ideale per produrre architettura di qualità. In questo contesto, siamo ben lieti di supportare, con la nostra piattaforma, l’iniziativa del governo regionale, che si è dimostrato sensibile al tema dei concorsi e impegnato nell’apertura del mercato dei lavori pubblici ai liberi professionisti. Infatti, grazie ai bandi tipo redatti dalla Regione, e pubblicati a dicembre 2018, sono stati lanciati non solo i concorsi, ma anche gli incarichi ordinari ai liberi professionisti, per i quali abbiamo registrato, nel corso dell’anno 2019,un incremento pari al 64 per cento, rispetto all’anno precedente».

«Con questo Protocollo d’intesa – conclude a sua volta il presidente dell’Ordine degli architetti di Palermo, Francesco Miceli – si sancisce e si rafforza ulteriormente, anche qui in Sicilia, la scelta del concorso di progettazione per le opere pubbliche. Siamo pienamente soddisfatti poiché si tratta di un’opera importantissima per Palermo. Siamo convinti che il concorso di progettazione sia l’unica procedura che può garantire risultati di qualità realizzando opere di buona architettura e contribuendo, allo stesso tempo, a migliorare il volto delle nostre città. Come Ordine degli architetti di Palermo continueremo il nostro impegno perché il concorso di progettazione divenga obbligatorio per la realizzazione di tutte le opere pubbliche».

Il Concorso sarà bandito dal dipartimento regionale Tecnico, nella qualità di stazione appaltante, mentre sarà il dirigente generale del dipartimento dell’Energia, Salvatore D’Urso, ad assumere il ruolo di responsabile unico del procedimento. La Regione, in merito alle procedure da adottare, fruirà anche della consulenza tecnico-amministrativa della Cassa depositi e prestiti, in virtù di un precedente accordo sottoscritto dal presidente Musumeci e dall’amministratore delegato di Cdp, Fabrizio Palermo, comunica sempre la presidenza della Regione.

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Redazione Palermo

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