Due uomini nudi si lavano nel cimitero: choc nel padovano

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Una donna che si era recata al cimitero per portare i fiori sulla tomba di un suo caro si è ritrovata dinanzi una scena surreale: due uomini, uno dei quali completamente nudo, si stavano lavando tranquillamente tra le tombe usando le fontane dell’acqua al fianco degli innaffiatoi, con tanto di bacinella.

La donna ha prontamente scattato una foto di quell’incredibile scena che è immediatamente diventata virale dopo essere stata pubblicata sul web.

Uomini nudi a spasso nel cimitero: l’indignazione social

L’increscioso episodio ha avuto luogo a Piazzola sul Brenta, paese nel padovano, e secondo quanto riportato da Il Gazzettino i due uomini si stavano lavando utilizzando una bacinella dove avevano collocato degli abiti in ammollo e, poco distante, c’erano altri abiti ad asciugare.

Sicuramente il caldo di queste settimane è insopportabile e ha raggiunto livelli record, ma ci sono sicuramente sistemi e soprattutto posti più discreti per lavarsi e rinfrescarsi.

Non è ben chiaro chi siano questi due uomini, né tanto meno qual è la loro storia e da dove provengono, quel che è certo è che sono stati subissati di insulti da parte degli utenti, indignati per il comportamento così poco rispettoso in un luogo sacro come il cimitero.

L’invito di Callegari alla popolazione: “Segnalateci questi episodi”

Tuttavia, secondo alcune indiscrezioni, questo non sarebbe stato l’unico episodio simile ma anzi, stando a quanto si racconta, anche in altre occasioni delle persone si sono recate al cimitero per lavarsi e rinfrescarsi.

La notizia è giunta all’orecchio di Igor Callegari, assessore ai Lavori Pubblici, che si è sfogato così con il Gazzettino tirando le orecchie agli stessi cittadini che assistono a queste scene: “Sono sorpreso e dispiaciuto. Come amministrazione e personalmente non sono mai venuto a conoscenza di una cosa del genere, non è mai stata fatta alcuna segnalazione e colgo l’occasione per dire ai cittadini che di fronte a queste cose, prima di utilizzare i social, è necessario informare il Comune, la Polizia Locale e, se fuori dall’orario di ufficio, le forze dell’ordine.

La collaborazione è importante – chiude Callegari – non è inserendo una foto e un commento sui social che si risolvono queste cose”.

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Redazione Nazionale

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