Ursula von der Leyen: “Ecco le nuove sanzioni previste contro la Russia”

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“Il presidente Putin ha scelto di riportare la guerra in Europa. Con una risposta determinata e unitaria, l’Unione europea renderà quanto più possibile difficile per il Cremlino perseguire queste sue azioni aggressive”. Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nell’ambito di un punto stampa al quartier generale della Nato, questo pomeriggio a Bruxelles: c’era un incontro con il segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Secondo le dichiarazioni della presidente di Commissione, le nuove sanzioni che l’Ue sta preparando contro la Russia saranno durissime, dopo il suo attacco militare all’Ucraina.

Von der Leyen: “Il premier ucraino mi ha chiesto che cosa possiamo fare per aiutarlo”

Ecco quanto ha dichiarato Ursula von der Leyen: Il premier ucraino Volodymyr Zelensky “al telefono 30 minuti fa mi ha chiesto che cosa possiamo fare per aiutarlo: gli ho annunciato che sottoporremo oggi all’approvazione dei leader europei delle sanzioni massicce, coordinandoci con gli alleati americani, del Regno Unito, del Canada, della Norvegia e anche del Giappone e dell’Australia. Questo pacchetto includerà sanzioni finanziarie che limiteranno drasticamente l’accesso ai mercati dei capitali. Le sanzioni avranno un impatto pesante.

C’è una pressione intensa sull’economia russa nelle ultime settimane: con le sanzioni, la pressione aumenterà. La crescita economica della Russia sarà bloccata dalle sanzioni e aumenteranno gli oneri finanziari (in inglese borrowing costs, ndr) e l’inflazione, si intensificheranno le fughe dei capitali, e gradualmente la sua base industriale sarà erosa.

Un secondo pilastro delle sanzioni limiterà l’accesso russo a tecnologie chiave: vogliamo escludere l’industria russa da tecnologie di cui ha disperatamente bisogno oggi per il futuro”.

“Io so che il popolo russo non vuole questa guerra”

E ancora: “Le nostre misure eroderanno le posizioni russe in aree tecnologiche cruciali da cui le élite ricavano la maggior parte dei loro guadagni, dalle componenti hi-tech ai software avanzati (cutting edge, ndr). Ciò degraderà gravemente l’economia russa in tutti i campi nel futuro. Sarà il presidente Putin a dover spiegare questo ai suoi cittadini. E io so che il popolo russo non vuole questa guerra”.

“Il Cremlino ha cercato di dividerci”

E infine: “L’Ue e la Nato hanno lavorato in modo complementare in questa crisi. La nostra unità è il nostro punto di forza più importante. Il Cremlino lo sa bene e ha cercato di dividerci, ma ha raggiunto il risultato esattamente opposto: siamo più uniti e più determinati che mai, siamo una sola unione, una sola alleanza, uniti per lo stesso scopo”.

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Isabella Lopardi

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